Brain rot: il fenomeno del consumo eccessivo di contenuti online

Scopri come il termine 'brain rot' riflette le sfide della Gen Alpha nell'era digitale.

Il legame tra linguaggio e società

Il linguaggio è un riflesso della società in cui viviamo, e la sua evoluzione è strettamente legata ai cambiamenti culturali e sociali. Recentemente, il termine “brain rot” è emerso come una parola chiave per descrivere un fenomeno sempre più diffuso: il consumo eccessivo di contenuti online. Questa espressione, tradotta letteralmente come “putrefazione del cervello”, si riferisce a un presunto deterioramento delle capacità mentali causato dall’assunzione di contenuti considerati banali o poco stimolanti, in particolare sui social media.

Il significato di ‘brain rot’

La scelta di “brain rot” come parola dell’anno da parte dell’Oxford Dictionary non è casuale. Questo termine è stato selezionato per la sua crescente rilevanza nel contesto della Gen Alpha, la generazione che cresce immersa nella tecnologia. Secondo gli esperti, l’aumento dell’uso di questa parola è stato del 230% tra il 2023 e il 2024, evidenziando le preoccupazioni riguardo all’impatto del consumo di contenuti online di bassa qualità. Casper Grathwohl, presidente dell’Oxford Languages, ha sottolineato come il linguaggio online stia influenzando profondamente le nostre vite e le conversazioni quotidiane.

Le conseguenze del consumo di contenuti online

Il termine “brain rot” non è solo un modo per descrivere un fenomeno linguistico, ma rappresenta anche una critica alla cultura del consumo passivo di contenuti. Molti giovani trascorrono ore attaccati agli schermi, scrollando senza sosta, e questo comportamento può portare a una forma di intossicazione digitale. In Australia, ad esempio, il governo ha deciso di vietare l’accesso ai social media ai minori di 16 anni, un tentativo di proteggere i giovani da questo fenomeno. Secondo il giornalista Kyle Chayka, “brain rot” descrive anche un modo di vivere in cui le persone si esprimono principalmente attraverso il gergo dei social e i meme, trasformando ogni esperienza in un potenziale contenuto per TikTok.

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