Benedict Cumberbatch eroe: sventa una rapina a Londra

Benedict Cumberbatch ha impedito il furto di una bicicletta in pieno centro di Londra. Lo spirito di Sherlock Holmes si era impossessato di lui?

Benedict Cumberbatch ha preso davvero sul serio il suo ruolo di Sherlock Holmes nella popolarissima serie Netflix e pochissimi giorni fa è arrivato a sventare una rapina ai danni di un pony express a cui due malintenzionati stavano tentando di sottrarre la bicicletta. Cumberbatch è intervenuto ed è riuscito a dissuadere i due aggressori ad allontanarsi, ma la cosa migliore dell’episodio è una fantastica coincidenza.

Benedict Cumberbatch eroe per un giorno

Che Cumberbatch non fosse tipo da tirarsi indietro era trapelato in più di un’occasione, soprattutto quando il celebre attore aveva esternato senza troppi giri di parole la sua posizione fortemente critica in merito ad alcune scelte del governo inglese, che però l’attore abituato a calcare set cinematografici in giro per il mondo si sentisse a suo agio anche sul set della vita reale non era affatto scontato.

Smentendo completamente chi ritiene che le star super pagate siano persone completamente incapaci di vivere nel mondo dei comuni mortali, Cumberbatch è riuscito a evitare che un ragazzo impegnato nella consegna a domicilio fosse rapinato della propria bicicletta. L’attore aveva appena preso un taxi di Uber e si stava comodamente godendo la corsa quando dal finestrino dell’auto si è reso conto che due individui stavano minacciando un ragazzo del pony express, arrivando addirittura a rompergli in testa una botiglia. Cumberbatch si è precipitato fuori dall’automobile cercando di raggiungere i tre prima che fosse troppo tardi. I malviventi inizialmente non sembravano intenzionati a desistere dal rapinare il ragazzo delle consegne, ma una volta riconosciuto l’attore se la sono data a gambe levate.

Le dichiarazioni di Benedict Cumberbatch

Naturalmente l’episodio ha avuto un’enorme attenzione da parte dei media, che hanno preso d’assedio l’attore nelle ore successive perché rilasciasse una dichiarazione su quanto accaduto.

Con estrema semplicità lo Sherlock di Netflix ha affermato che “Non avevo scelta, dovevo intervenire” inoltre ha detto di non sentirsi esattamente un’eroe e si è sentito moralmente costretto a intervenire.

Il conducente dell’auto di Uber ha raccontato di non avere idea di chi fosse il suo cliente: era troppo impegnato nella guida per riconoscerlo dallo specchietto retrovisore quando l’attore è salito sul sedile del passeggero. Si è reso conto di quello che stava succedendo e di chi fosse il suo cliente soltanto quando lo ha seguito per dargli manforte contro i due malintenzionati. L’intera scena era così surreale che il conducente ha raccontato di essere rimasto pietrificato nel momento in cui ha messo a fuoco cosa stava succedendo e il fatto che Doctor Strange stava mettendo in fuga due ladruncoli di biciclette.

Io tenevo un ragazzo per un braccio e lui un altro. Sembrava sapere esattamente cosa stava facendo. È stato molto coraggioso. Hanno cercato di colpirlo, ma si è difeso e li ha respinti, non è stato ferito. Poi penso che abbiano anche riconosciuto che era proprio lui, il protagonista di Sherlock Holmes, e sono scappati

Un’assurda coincidenza

L’intera questione era già piuttosto assurda così, ma è diventata epica nel momento in cui il tassista si è reso conto che l’episodio si era verificato nel centro di Londra, e a pochissima distanza da Baker Street, ovvero la via in cui Sir Arthur Conan Doyle ubicò l’appartamento di Sherlock Holmes e Watson.

Scritto da Olga Luce

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