Chi è Barbie: storia della bambola più famosa del mondo

Storia della bambola più famosa del mondo e del suo successo dagli inizi del progetto alle novità proposte nel nuovo millennio.

Protagonista di grandi riconoscimenti quanto di grandi controversie, è indubbiamente uno dei prodotti commerciali più venduti di sempre. Scopriamo la storia di Barbie, la bambola più famosa del mondo nel suo percorso dagli inizi ad oggi.

Chi è Barbie

Un giorno Ruth Handler, ideatrice del progetto Barbie, osserva sua figlia Barbara giocare con delle bambole. Nota che spesso assegna ad ognuna di loro ruoli da adulti, una concezione molto lontana da quella del tempo. Le bambole degli anni ’50 rappresentavano solo neonati e le bambine se ne prendevano cura come fossero madri.

chi è barbie

La Handler, insieme al marito Elliot, fondatore della casa di giocattoli Mattel, decide di proporre quindi un nuovo tipo di gioco da proporre alle giovani del tempo. Con l’aiuto anche dell’ingegnere Jack Ryan crea la prima Barbie, nominata così in onore della figlia, che esordisce nei negozi nel 1959.

La storia di Barbie e la sua evoluzione

La prima Barbie proposta durante l’American Toy Fair di New York si presenta in realtà molto diversa da come siamo abituati a vederla oggi. Infatti viene realizzata con una pelle molto chiara, i capelli neri legati in una coda di cavallo e un costume zebrato. Solo successivamente viene realizzata a somiglianza della nota bambola a noi oggi nota con i capelli biondi.

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La creazione del personaggio è inoltre accompagnata da una ricca storia e biografia personale che rende il suo personaggio verosimile. Barbie è infatti accompagnata da Ken, il fidanzato storico, la sorella Skipper, i gemelli, la piccola Krissy e la migliore amica Midge.

L’acceso dibattito sul ruolo della donna proposto

In quanto prodotto degli anni Sessanta è naturalmente oggi oggetto di critiche. Le bambole più datate rappresentano infatti l’immagine della donna che deve occuparsi dei lavori di casa e crescere figli. Con il mutare della condizione della donna però la Mattel ha introdotto nuovi esempi che possono essere d’ispirazione per quelle donne che desiderano una gloriosa carriera lavorativa.

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Non sono mancati inoltre commenti sull’aspetto fisico di Barbie che ha creato un’idea di bellezza lontana dall’inclusione e l’accettazione delle proprie particolarità. Sebbene oggi non sia arrivata al raggiungimento totale di questi valori, sono diverse le iniziative che hanno tentato di avvicinarsi alla rappresentazione della diversità.

Scritto da Alessandra Coman

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