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La vita di Alessandra Cuevas è segnata da una tragedia profonda, un viaggio che inizia con l’innocenza di una bambina e si evolve in una lotta intensa contro la violenza. Figlia di Teresa Buonocore, una madre coraggiosa che ha pagato con la vita il suo coraggio nel denunciare gli abusi subiti dalla figlia, Alessandra oggi è un simbolo di resilienza e determinazione.
Nel 2010, la storia di Alessandra ha subito una brusca interruzione: sua madre fu assassinata in un agguato a Portici, Napoli, per mano di due sicari.
Questo omicidio, avvenuto il 20 settembre, è il risultato di una vendetta orchestrata da Enrico Perillo, l’uomo condannato per gli abusi sulla giovane Alessandra. La denuncia di Teresa ha segnato l’inizio di un incubo per la sua famiglia, portando a un evento che ha cambiato per sempre le loro vite.
Il coraggio di denunciare
Quando Alessandra aveva solo 8 anni, ha subito abusi da parte del padre di due sue amiche.
Nonostante la sua giovane età, ha trovato la forza di raccontare tutto a sua madre, Teresa, che era un’avvocata penalista e un faro di speranza. La decisione di Teresa di denunciare l’aguzzino ha avuto delle conseguenze devastanti. Enrico Perillo, dopo essere stato condannato a 15 anni di reclusione, ha orchestrato la vendetta contro Teresa, che cercava giustizia per la figlia.
Una madre difensore
La vita di Teresa Buonocore era dedicata alla difesa delle vittime, e il suo impegno per la giustizia ha avuto un costo inestimabile.
Il giorno dell’omicidio, Teresa stava solo andando al lavoro quando è stata raggiunta dai sicari che l’hanno colpita a morte. Questo tragico evento ha segnato non solo la fine della vita di una madre ma anche l’inizio di un percorso difficile per Alessandra, che si è ritrovata senza la sua guida.
La resilienza di Alessandra Cuevas
Dopo la morte della madre, Alessandra e sua sorella Michelle sono state affidate alla loro zia Pina e sono cresciute a Salerno.
La tragedia ha lasciato un segno indelebile nella vita di Alessandra, costretta a confrontarsi con un dolore che molti non possono nemmeno immaginare. Nonostante le avversità, la giovane ha deciso di trasformare il suo trauma in un messaggio di speranza e giustizia.
Alessandra è diventata una voce attiva nella lotta contro la violenza di genere, fondando un’associazione intitolata alla madre, dedicata a supportare le vittime e a sensibilizzare la società sui problemi legati agli abusi. La sua storia è stata raccontata in un docufilm intitolato “Alessandra, il coraggio di una figlia”, un racconto che trasmette la sua determinazione e la sua voglia di combattere per chi non ha voce.
Un messaggio di speranza
Attraverso la sua esperienza, Alessandra Cuevas invita tutte le vittime di abusi a denunciare i loro aguzzini, dimostrando che la paura può essere sconfitta. Nonostante il trauma e le minacce che ha subito, la sua forza interiore e la presenza della sua famiglia l’hanno sostenuta nel suo percorso di guarigione e attivismo. La storia di Alessandra è un richiamo alla società per combattere la violenza e proteggere le vittime.
Oggi, Alessandra continua a lottare non solo per la memoria della madre, ma per tutte le donne che, come lei, hanno subito ingiustizie. La sua testimonianza è un potente strumento di cambiamento, un esempio di come si possa trasformare il dolore in un’azione positiva per la comunità. La sua vita è un chiaro messaggio: il coraggio di parlare può portare alla speranza e alla giustizia.



