50 Sfumature di grigio film: Freddie Stroma nuovo Cristian Grey

Oltre ad essere letterariamente inconsistente, la trilogia della scrittrice E.L. Jame ha ricevuto pesanti critiche in quanto “romanticizzazione della violenza sessuale e degli abusi emotivi a danno delle donne”

Un best seller che ha coinvolto milioni di lettori in tutto il mondo e verrà trasporto al cinema in un film (in uscita nel 2014) sul cui cast i fan accaniti si interrogano giornalmente.

Parliamo della trilogia erotica della scrittrice inglese E.L.Jame e nello specifico del primo libro 50 Sfumature di grigio.

Sui possibili attori che interpreteranno i ruoli dei protagonisti Christian Grey e Anastasia Steele si sono fatti numerosi nomi, ultimo in ordine di tempo quello di Freddie Stroma, classe 1987, attore e modello britannico noto soprattutto per aver preso parte ad alcuni episodi della saga di Harry Potter.

La disponibilità di volti noti dello star system americano potrebbe venir meno a causa delle pesanti accuse piovute sui contenuti della trilogia in seguito a uno studio condotto da tre sociologi della Ohio State University e pubblicato sul “Journal of women’s health” (a riportare la notizia l’AGI)

Analizzando da un punto di vista scientifico la trama, gli studiosi hanno parlato di una “romanticizzazione della violenza sessuale e degli abusi emotivi a danno delle donne”, che rende in qualche modo appetibile un fenomeno drammatico, quello per l’appunto degli abusi da parte del partner, che riguarda in USA il 25 per cento delle donne“.

Una storia di violenza e degradazione che Anastasia subisce ma di cui è in qualche modo protagonista attiva.

Questa storia, con il suo successo – scrivono gli autori dello studio – incentiva e banalizza la violenza sulle donne, la rende ‘glamour’ e la normalizza rendendola accettabile per la società“.

Dobbiamo stare molto attenti al modo in cui le donne sono trattate in libri e film: in quanto tale, la cultura popolare può perpetuare il fenomeno della violenza domestica ai danni delle donne” – avverte Susan G.

Kornstein, presidente dell’Accademia per la salute delle donne e direttore del Journal of women’s health.

Questo libro – ha aggiunto Ami Bonomi, principale autrice dello studio – normalizza standard pericolosi come il fatto che l’abuso in fondo sia gradito alla donna, e per di più in una storia romantica ed erotica molto letta dalle donne“.

Scritto da Style24.it Unit
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