Victoria’s Secret dice addio ai suoi ‘angeli’: il rebranding dell’azienda

L'azienda Victoria's Secret si rivoluziona completamente, dicendo addio alle supermodelle dette 'angeli' per fare posto ad una femminilità inclusiva.

In seguito alle numerose polemiche che negli ultimi anni hanno travolto il brand Victoria’s Secret – e che hanno costretto persino ad annullare la famosa sfilata annuale del marchio – il colosso del mondo della moda si rivoluziona dalla base. Non più canoni di bellezza esagerati, taglie minime e misoginia bensì un collettivo di 7 donne di successo che promuoveranno l’inclusività nell’azienda.

Victoria’s Secret rinuncia ai suoi ‘angeli’

Victoria’s Secret licenzia i suoi angeli. Le supermodelle dalle taglie piccolissime e dai visi perfetti non saranno più il perno del brand di moda. L’azienda ha infatti deciso di rinnovarsi completamente, creando prodotti maggiormente inclusivi e impegnandosi a tutelare le donne e i loro bisogni reali. Questo progetto andrà avanti grazie al nuovo collettivo di donne che indirizzerà il brand: si tratta di sette donne di successo che puntano tutto sull’inclusività. Tra di esse anche Megan Rapinoe, calciatrice nonché campionessa del mondo insieme alla nazionale femminile degli Stati Uniti.

Victoria’s Secret rinuncia ai suoi ‘angeli’: le polemiche sulla bellezza stereotipata

Molti brand di moda, sulla scia dei movimenti femministi, dell’ideale di body positive e sulla nuova consapevolezza del ruolo della donna e dei problemi che essa deve affrontare quotidianamente, hanno riprogrammato le basi delle loro aziende e dei loro prodotti. Non più modelle super perfette, magrissime e altissime, senza alcuna imperfezione bensì una bellezza curvy, imperfezioni, senza standard di bellezza tradizionali. La parola d’ordine insomma del mondo della moda di oggi è l’inclusività. Iconico il caso della modella di Gucci Armine Harutyunyan, una bellezza non convenzionale che è stata insultata sui social e chiamata con nomi offensivi.

A questo movimento generale dei brand di moda pareva non avesse aderito Victoria’s Secret, marchio di intimo femminile e lingerie che da sempre puntava a soddisfare i desideri degli uomini più che delle donne, promuovendo un modello di donna perfetta, dalla bellezza stereotipata e dalle misure esili. Addirittura le supermodelle come Gigi Hadid e tante altre che sfilavano per Victoria’s Secret venivano chiamate ”angeli”. Numerose sono state le polemiche su questa scelta di non rendere più inclusivo il brand.

Victoria’s Secret rinuncia ai suoi ‘angeli’: il nuovo collettivo

Victoria’s Secret ha deciso nel 2021 di rebrandizzarsi e adattarsi alle nuove spinte inclusive del mondo femminile. Il brand ha annunciato attraverso i suoi canali social che:

Siamo fieri di annunciare il lancio di una nuova piattaforma di collaborazione, #theVSCollective, pensata per ridisegnare il futuro di Victoria’s Secret. Le nostre straordinarie partner, con i loro backgroud unici, i loro interessi e le loro passioni, collaboreranno con noi nella creazione di una nuova collezione di prodotti, di contenuti ispirazionali e alla realizzazione di programmi che possano aiutare e sostenere le donne. Diamo il benvenuto a: Adut Akech Bior, Amanda de Cadenet, Eileen Gu, Megan Rapinoe, Paloma Elsesser, Priyanka Chopra e Valentina Sampaio.

vs collective

Il famoso marchio di moda punta quindi non più sui suoi ‘angeli’ ma sulle donne di successo. Queste sette donne, membri del collettivo, dovranno non solo sfilare sulle passerelle di Victoria’s Secret ma anche indirizzare l’azienda verso l’inclusività e contribuire ad abbattere la misoginia e gli standard tossici che erano stati alla base dell’azienda fino ad ora.

Scritto da Megghi Pucciarelli

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