Veltroni vs Berlusconi stasera a Matrix e la mia dichiarazione di voto

E così ci siamo: domenica e lunedì si voterà. Stasera si conclude la campagna elettorale e Silvio Berlusconi e Walter Veltroni saranno dal nostro amico Mentana a Matrix. Sì, è vero, il confronto diretto non ci sarà, visto che assurda regole all'amatriciana non lo permetteranno, ma non penso sia un male questo mancato confronto.

Mentre negli Stati Uniti, paese dal quale abbiamo ereditato il confronto tv, questo genere di "scontri" vanno in scena per presentare il programma dei candidati e non per sparlare dell'avversario facendo le pulci a tutto ciò che si dice (abbiamo assistito recentemente ad un battibecco tra Hillary a Obama, ma questa non è certo una regola), qui in Italia i dibattiti diventano solo una grande caciara, anche quando sono organizzati "a tempo" come nelle scorse elezioni, quando si confrontarono Prodi e Berlusconi (lo ricorderete, fu la volta della sparata finale sull'Ici).

Non per altro, perchè chi prende la parola solitamente passa i primi quattro minuti a confutare la tesi dell'avversario, senza poter approfondire l'argomento per mancanza di tempo, mentre il rimanente minuto concessogli dalla par condicio lo usa per parlare di ciò che più interesserebbe agli italiani. Alla fine del quinto minuto la palla passa al contendente e la farsa si ripete. Il risultato è il nulla. 

Meglio allora una puntata come quella di stasera, dove Veltroni risponderà alle domande per un tot di tempo, facendo raramente riferimento "alla parte avversa", com'è nel suo stile, e subito dopo Berlusconi sarà impegnato a rispondere alle stesse domande, anche se già sappiamo che i riferimenti a Uolter il comunista non mancheranno. Sarà però un servizio più utile, ammesso e non concesso che queste serate servano a convincere gli indecisi.

Ecco, gli indecisi. Non vorrei sembrare troppo maleducato, ma non sarebbe nemmeno una novità, però chi ha bisogno di un dibattito tra candidati il venerdì prima delle elezioni per decidere o non ha un minimo di coscienza personale oppure non ha troppa voglia di votare e comunque sparerà a caso una croce in base all'umore del weekend.

Io, come si è soliti fare quando si ha l'anima da blogger, faccio outing e parlo del mio voto. Per la prima volta da quando ho acquisito i miei diritti non voterò nessuno. Non riuscirei mai a non recarmi al seggio, sarebbe una sconfitta per il mio senso civico, ma voterò scheda nulla. Domani preparerò un testo da scrivere in cabina elettorale.

La speranza è che quest'anno i voti nulli siano molti, se così fosse il segnale sarebbe forte. Sicuramente non verrebbe preso in considerazione, ma almeno, nel nostro piccolo, non dovremo sentirci presi per il culo. 

Scritto da Style24.it Unit

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