Un mistero chiamato “Show dei Record” di Barbara D’Urso

di Riccardo Spiga

In un recente articolo apparso su Il Giornale, Roberto Levi prende spunto dalla puntata della scorsa settimana dello Show dei record, dove un tizio è riuscito ad entrare nel Guinness dei primati chiudendosi in una teca di vetro con ottomila scarafaggi che gli passeggiavano addosso, per porsi la domanda delle domande (almeno per chi si occupa di tv): perché i telespettatori di fronte a questa e altra immondizia, magari ripetendo «che schifo» ogni tre secondi, non cambiano canale? Per la cronaca, il programma in questione è stato visto da oltre 6 milioni di italiani.

Alla fine la risposta che Levi si dà è un po' quella che, per sua stessa ammissione, appartiene alla «vulgata comune»: il telespettatore resta incollato allo schermo di fronte alle schifezze televisive perché è curioso di sapere «dove andranno a parare autori e conduttori», fin dove si vogliono spingere.

Questo meccanismo di sicuro esiste e riesce a spiegare in buona parte quella strana curiosità masochista del pubblico da casa che fa stare incollati al video. Ma, a mio avviso, c'è anche un'altra spiegazione. Detta in parole povere, a volte il trash televisivo di successo ci serve per sentirci più intelligenti degli altri. Vedere su Canale 5 migliaia di scarafaggi che scorrazzano sulla pancia di un idiota, sapendo che milioni di italiani si stanno "godendo" lo spettacolo, ci permette di ridere della stupidità del prossimo e ci aiuta a sentirci diversi e migliori rispetto alla massa: noi mica guardiamo perché ci piace!

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Scritto da Style24.it Unit

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