Un medico in famiglia 8: Lino Banfi – Nonno Libero vota Berlusconi

Confessioni radiofoniche di un mito di televisione e cinema popolare

Interessantissima conversazione quella avvenuta ieri tra Lino Banfi (alias il nonno Libero dell’ottava stagione di Un medico in famiglia) e il trio della trasmissione radiofonica di Radio 2 Un giorno da pecora.

L’anziano attore, un mito per tutti coloro che sono cresciuti con il cinema trash italiano e con autentici capolavori come L’allenatore nel pallone e Il commissario Lo Gatto, è stato infatti interrogato riguardo ai personaggi celebri che seguono con fedeltà le sua carriera televisiva e in particolar modo la fiction famigliare di Rai 1 (ultimamente addirittura attaccata dal Moige per la scarsa chiarezza intorno agli innumerevoli intrecci dell’albero genealogico dei Martini).

Scopriamo allora che tra i fan dell’anziano Libero compare anche il dimissionario Benedetto XVI, anch’egli come tutti noi in attesa di conoscere l’identità del nuovo Papa. L’emerito pontefice ha infatti più volte dichiarato la propria stima nei confronti di Banfi, conosciuto durante l’Incontro Mondiale delle Famiglie del 2006 tenutosi a Valencia.

Tra gli eccellenti anche l’eminenza grigia Giulio Andreotti e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che l’istrione pugliese vorrebbe in carica almeno per un altro anno.

Sicuramente non è un appassionato Pierluigi Bersani, almeno così crede Lino: “Si vede dalla faccia“.

Si arriva poi a parlare di “Lui”, ovviamente Silvio Berlusconi. E qui la stima e l’amicizia è totale e profondissima, fino a sfiorare l’iperbole esplicativa: “Gli vorrò bene e lo voterò sempre, anche se ammazza 122 persone. Lo voterò pure quando non ci sarà più“.

Simpatia solo umana verso Beppe Grillo, ma la stoccata per il Cavaliere arriva quando si tocca il tasto Renzi.

Riconosciuto come un giovane valido, una faccia nuova, linfa vitale per il Paese, nel caso ipotetico di nuove elezioni sarebbe il candidato ideale per l’intervistato. D’altro canto Banfi votal’uomo, non il partito“. E l’appoggio a Berlusconi? Rimane perenne, ma tutti dicono che è troppo stanco per continuare…

Certo che ad ascoltare le sue parole, e ricordandosi di come Berlusconi apostrofava gli elettori di sinistra, viene in mente per associazione la scenetta finale de L’allenatore nel pallone, allorquando Oronzo Canà, portato in trionfo dai tifosi festanti, esclamava: “Mi avete preso per un c….one“.

No, per un eroe!“, rispondeva la folla.

Al che la pronta replica: “No, mi avete preso proprio per un c….one! Lasciatemi, mi fate male!

ASCOLTA L’INTERVISTA A LINO BANFI

Foto: Getty Images

Scritto da Style24.it Unit
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