Anticipazioni sulla nuova puntata del talent in onda stasera 21 marzo alle 21:00 su Rai2.
Stasera 21 marzo alle 21.00 su Rai2, andrà in onda il terzo dei quattro appuntamenti con le Audizioni al buio di The Voice of Italy, il nuovo talent targato Rai.
I quattro coach, Pelù, Carrà, Noemi e Cocciante, seduti di spalle, continueranno nella ricerca delle voci più adatte ad arricchire la propria squadra.
Ecco la situazione dei team dei 4 coach dopo la seconda puntata:
Raffaella Carrà è a quota 8 Voci con Vito Ardito, Veronica De Simone, Denise Faro, Manuel Foresta, Chiara Luppi, Michelle Perera, Stefania Tasca, Daniele Vit.
Piero Pelù detiene il primato con 10 artisti, Cristina Balestriere, Marco Cantagalli, Timothy Cavicchini, Paola Criscione, Francesco Guasti, Yasmin Kalach, Roberta Orrù, Alessandra Parisi, Savio Vurchio,Fabio Zampolli.
Riccardo Cocciante (il mio preferito) ha incrementato il team con 6 Voci: Mattia Lever, Lisa Manara, Francesco Monti,Jessica Morlacchi, Giulia Saguatti, Samuele Spallitta.
Noemi ha raggiunto la Carrà con 8 Voci: Flavio Capasso,Silvia Capasso, Marsela Cibukaj, Chiara Furfari, Paola Gruppuso, Antonia Laganà, Martina Lo Visco, Giuseppe Scianna.
Intanto Pelù ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair, in cui spiega il perchè ha accettato di partecipare al talent. Ne riportiamo qui una parte:
“E così, grazie a The Voice, il pubblico scoprì il talento televisivo di Piero Pelù.
«Quando si dice la parola talento mi viene subito la pelle d’oca».
Ah sì?
«Perché appena si usa la parola talento viene subito in mente il talent».
Anche The Voice è un talent.
«Sì ma ha un senso e una impostazione diversa dagli altri. Almeno per quelli che mi è capitato di vedere finora sembra ci sia una grande costruzione dietro le quinte, di tutto quello che deve essere detto e fatto, e soprattutto sembra che le tensioni vengano create a tavolino pensando, forse, di aumentare l’audience».
A The Voice questo non succede?
«Ho accettato di partecipare perché ho capito che potevo prendere parte a un programma televisivo essendo me stesso, e questa penso che sia la formula particolare.
Io non sono un personaggio televisivo, è la prima volta che faccio televisione dal di dentro, e mi sono già reso conto di che razza d’impegno sia, visto che per ogni puntata vanno via dai 6 ai 10 giorni di lavoro. Ma una cosa è certa: mi sto divertendo. Mi piace anche questa cooperazione che c’è tra i coach: non c’è spirito competitivo esasperato».
Sarà così per tutto il programma?
«Mi auguro di sì, io partecipo a questa trasmissione con l’obiettivo di riportare lo spirito del rock in Tv, non partecipo per vincere. Poi sarà il pubblico a decidere col televoto. Io so di fare delle scelte molto precise, dure, orientate stilisticamente. Essere scelto dai ragazzi mi riempie d’orgoglio ma anche di responsabilità, perché sento di dover dare loro il massimo»“.



