Rai, fuori anche Corradino Mineo: l’idea del consolato romano per la tv pubblica

Sembra ormai certo che la scure dei fedelissimi berlusconiani messi a dirigere la Rai, i quali rispondono direttamente solo agli ordini del Cavaliere, taglierà anche la testa di Corradino Mineo, direttore di RaiNews, il canale di informazione no stop di Viale Mazzini, uno dei pochi spazi di libera circolazione delle notizie rimasti, nella televisione in chiaro. Al suo posto un illustre sconosciuto proveniente da Sky, tale Franco Ferraro, gradito alla Lega. Dunque aspettiamoci servizi sulle origini celtiche dei padani, sulla letteratura bergamasca e consigli su come affondare le barche dei clandestini in arrivo.

Intervistato dall'Unità Mineo, del tutto legittimamente, non esclude un ricorso al giudice contro il probabile licenziamento: del resto, se ancora vale qualcosa, nella nostra Costituzione è espressamente vietata la discriminazione sul lavoro per ragioni politiche.

Dunque dopo il reintegro di Ruffini, adesso in coabitazione con Di Bella, e il caso Liofredi di cui abbiamo parlato ieri, potremmo assistere all'ennesimo intervento della magistratura sulle nomine di Viale Mazzini. A questo punto Masi e company farebbero prima ad assumere due direttori per ogni struttura, un po' sul modello del consolato romano. Potrebbe funzionare e non si perderebbe tutto il tempo tra sfuriate del padrone al telefono, interventi del giudice e sputtanamenti pubblici. Ai quali però i nostri sembrano del tutto indifferenti: ormai sono definitivamente senza vergogna.

P.S. A causa di qualche problema di connessione nei prossimi giorni potrebbe verificarsi qualche ritardo nella pubblicazione dei post di Teleipnosi. Cercherò, per quanto possibile, di mantenere la consueta regolarità di pubblicazione.

Scritto da Style24.it Unit

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