Per due anni sono riusciti e hanno voluto tenere segreta la loro staria, adesso Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, esce allo scoperto e in un’intervista racconta della relazione con la giovane Giulia Innocenzi.
Il giornalista ex Iena, attualmente impegnato con le inchieste de “Il Testimone” su Mtv, al settimanale “Oggi” racconta l’amore per la giornalista collaboratrice di Michele Santoro.
“Giulia Innocenzi l’ho conosciuta due anni fa” – ha detto Pif nell’intervista esclusiva – “Il 25 giugno è il nostro anniversario… Ci siamo conosciuti a Palermo, al corteo di un movimento giovanile che è sparito dopo un mese, il Movimento delle forchette rotte“.
41 anni lui, 29 lei, 12 anni di differenza che non sembrano compromettere il rapporto:
“Mi chiede se vogliamo metter su famiglia? Sono domande che non si fanno: sono troppo giovane per il matrimonio, ho solo 41 anni! – scherza Pif, che facendosi serio aggiunge – Ma se capita un bimbo, va benissimo“.
Nel corso di un’intervista rilasciata a Excite, Pierfrancesco ha raccontato:
DOMANDA – Gossip: fai tanto l’imbranato con le donne e poi si scopre che sei fidanzato con Giulia Innocenzi, giornalista di Servizio Pubblico, intelligente, impegnata e anche bella.
Intanto, è vero? E poi, la tua è solo la parte dell’impacciato con le donne?
RISPOSTA – Giulia, più che un imbranato, mi definisce un disadattato e lei è la donna che mi ama, fai un po’ tu.
Nell’intervista il giornalista parla anche del suo film La mafia uccide solo d’estate, la cui uscita è prevista per dicembre 2013:
“A Palermo bisogna essere o bianchi o neri, perché la mafia è grigia, ti trascina verso di sé… Ed è dappertutto: mentre giravo, mi sono reso conto che il posto dove giocavo a pallone da piccolo era proprio di fronte alla casa di Vito Ciancimino.
Ciancimino riceveva Bernardo Provenzano, magari al boss è arrivata pure qualche pallonata…“.
Il film, non ha ricevuto i finanziamenti della Regione Sicilia, ha spiegato il giornalista, che precisa: “In realtà non volevo i soldi, ma il patrocinio: avrebbe significato che la Regione la pensa come me sulla mafia. Avevo appuntamento alle quattro con l’assessore al turismo della giunta Lombardo. Passa mezz’ora e niente. Un’ora e nulla. Poi, dopo un’ora e mezza arriva un funzionario e mi dice: “L’assessore non la può ricevere perché è arrivata la Cucinotta”“.



