Con “solo” 20 milioni di dollari è il film “low budget” del regista di Transformers
Michael Bay è un regista fracassone e magniloquente, uno che non riesce a girare (ovvero a mettere in scena le sue idee) senza un budget di almeno 200 milioni di dollari, uno che se non fa esplodere mezzo set non riesce ad addormentarsi la sera, in preda ad atroci scrupoli di coscienza.
Per questo motivo quando il cineasta di Armageddon e Pearl Harbor annunciò sul finire delle riprese del terzo capitolo della saga dei Transformers che il suo prossimo film sarebbe stato un low budget tutta la stampa specializzata rimase incredula (e ovviamente fioccarono battutine come se non ci fosse un domani).
Di Pain and Gain, descritto come un’opera che sarebbe potuta passare al Sundance – il festival americano indipendente per eccellenza, scoprimmo che era tratto da una storia vera, che i protagonisti erano dei bodybuilder all’inseguimento del sogno americano e che gli attori protagonisti avrebbero rinunciato al sostanzioso cachet preferendo una percentuale sui futuri incassi, portando così il costo dell’operazione a un “misero” ammontare di 20 milioni di dollari.
Qual è dunque la trama del film intimista di colui che venne definito “un porco lascivo” da Megan Fox per l’insistenza con cui le inquadrava il sedere? Siamo dalle parti di Burn After Reading dei fratelli Coen, ovvero di un’ironica descrizione dell’idiozia di un’umanità arrivata al punto di non ritorno a causa di un mondo in cui il successo è tutto.
Dwayne Johnson alias The Rock (gli ultimi due Fast and Furious), Mark Wahlberg (Ted e The Departed) e Anthony Mackie (Gangster Squad) sono un trio di poveracci che per sbarcare il lunario decidono di rapire Victor Kershaw, un ricco uomo d’affari, allo scopo di estorcergli tutte le sue finanze.
Peccato però che i tre siano dei dementi incapaci di progettare alcunché: il loro piano, inizialmente andato a buon fine, si rivela infatti pieno di falle ed errori madornali. Inseguiti dalla polizia e dai killer del boss, i criminali improvvisati dovranno fare del loro meglio – o peggio – per sopravvivere…



