Media, sgoop, sangue e… vabbŠ

Carissimi, sono in vacanza per una settimana. Sto facendo girare un po' di post vecchi. Ci vediamo presto.

Vi ricordate di Fabrizio Corona? Ricordate la sua apparizione su una Bentley (credo) in quel di Garlasco? I telegiornali non si erano lasciati scappare lo scoop, i giornalisti erano andati addirittura ad intervistarlo. Era lì per le Gemelle k, il fenomeno mediatico del momento. Ecco, ora che ve lo siete ricordato potete anche dimenticarlo (lo so, non farete fatica).

Adesso il nuovo idolo della cronaca nera monetizzata ha un altro volto e un altro nome: Alessio Sundas. Sinceramente mi sento un pirla a dagli spazio sul blog, però sento anche di non potermi tirare indietro. Un minuto di riflessione, espio i miei peccati, riparto.

Ormai saprete che Alessio Sundas, un manager di modelle già finito sotto i riflettori di Mi manda Raitre, è la nuova presenza fissa sulla scena del crimine. Ma non è Grissom; lui non si reca sul luogo dell'omicidio, si piazza sotto casa del presunto colpevole. Ha già dato il meglio di sè con Ahmetovic – il rom che ha investito e ucciso quattro ragazzi, con il quale Sundas ha chiuso contratti per un libro, una linea di moda e una di accessori – ma ora ha tentato di replicare con Alberto Stasi.

Gli ha offerto 50mila euro per un libro che riportasse la sua verità sul delitto di Chiara Poggi. Ieri sera, non ricordo su quale tg, l'ho visto mentre arrivava a Garlasco su una due posti sportiva, attorniato da fotografi e giornalisti. E' il degno erede di Corona, che come già dimostrato in più post sta facendo scuola. 

Anche il look è simile. Oddio, Corona è un tamarro doc, lui è un tamarro in versione privè elegante

Il problema è sempre lo stesso. Per lavoro ho davanti agli occhi SkyTg24 dalla mattina alla sera, quindi ai tempi dello scandalo Ahmetovic mi sono dovuto sorbire l'intervista a Sundas ad opera di un solerte giornalista di Sky (non ricordo il nome, chiedo venia, anche se forse è meglio per lui).

Sundas sosteneva fiero il suo operato usando il trucchetto più vecchio del mondo: "I media hanno reso famoso quest'uomo, io sfrutto solo la sua immagine economicamente". Già, non fa 'na piega. Eh. Sì.

E così si sviluppa la teoria del. Del? Del.

I media donano fama al protagonista di un grave fatto di cronaca, l'agente sfrutta il sospettato per trarne un vantaggio economico, i media a quel punto ridonano fama all'agente che si è occupata del protagonista della cronaca nera reso celebre dai media che si stavano occupando dalla cronaca nera. Insomma, un casino.

Però, se ci pensate bene, è un cerchio che si chiude. Ha una sua dignità geometrica questo tipo di operazione.

Il centro di questo cerchio, equidistante dalle stronzate, è qualche povero sfigato.

Scritto da Style24.it Unit

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