Man vs Food su Dmax: recensione del programma di Adam Richman

Perchè adoro il programma di Adam Richman (e perchè dopo averlo visto mi viene sempre fame).

Ormai per me è diventato un vero e proprio appuntamento fisso della domenica sera (alle 22.05 su Dmax): Man vs Food, il programma con Adam Richman.

Prima di tutto perchè amo gli States e il loro cibo, secondariamente perchè Adam mi ha aperto un universo: non essendo un noioso abbuffatore professionista il suo unico scopo è scovare i posti dove si mangia meglio in tutti gli Stati Uniti.

Non si può guardare il programma senza tenere alla mano un bel taccuino, per segnarsi i posti ‘must’ da visitare nei prossimi viaggi. Se, e solo se, anche voi amate quel tipo di cucina: da quella messicana (che in America, dannazione, non costa così tanto come in Italia) ai classici hamburger, ai milk shake, al pollo fritto. 

Certo, non affronterei mai le assurde sfide gastronomiche che il mio beniamino fronteggia ogni puntata: si tratta infatti di un vero scontro titanico tra l’uomo e il cibo preparato in quantità enormi (l’ultima volta ha cercato di finire senza successo un burrito fatto con sette patate, due chili di prosciutto, dodici uova, una cipolla intera, formaggio e quasi tre etti di peperoncino), o iperpiccanti.

E lì sì che la faccenda si fa più difficile, soprattutto se stiamo parlando del ‘world’s hottest curry’ del Brick Lane Curry House di New York o il ‘world’s hottest chilli’ con all’interno il piccantissimo peperoncino Naga Jolokia. A confronto l’hamburger da più di 2 chili con all’interno sette tipi diversi di carne mangiato a Kansas City è stato una passeggiata.

Cosa c’è palio? Il più delle volte soltanto la gloria.

E una foto sorridente sul muro del locale.

(immagine Facebook)

Scritto da Style24.it Unit
Leggi anche