La quinta stagione: trailer e trama del film presentato a Venezia

Un’opera originale che mette in scena il grido di dolore della natura

La natura si inalbera e si ribella: l’inverno non vuole morire e la primavera non può arrivare“.

Così si legge nel pressbook di La quinta stagione, e la situazione descritta, appartenente a un finzionale futuro prossimo messo in scena nel film, sembra essere conforme anche al presente dell’Italia, un Paese che sembra aver dimenticato cos’è l’estate (climaticamente ma anche metaforicamente parlando).

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, e vincitore del Green Drop Award assegnato da Ermanno Olmi, La quinta stagione è un prodotto cinematografico originale e poco convenzionale, che sfida l’intelligenza e la pazienza dello spettatore.

L’opera è il terzo capitolo della trilogia ecologica della coppia formata da Peter Brosens e Jessica Woodworth, uno belga e l’altra americana, già autori in tandem di Khadak, film sugli effetti della modernizzazione sui pastori delle steppe mongole, e di Altiplano, sulla contaminazione da mercurio di una comunità di minatori in un piccolo villaggio peruviano.

A legare le opere del trittico un discorso prettamente tecnico, prima che tematico (prevale in ogni caso la descrizione della natura sulle vite degli uomini che la abitano), come descritto dai due cineasti:

I tre film hanno in comune un principio cinematografico: una composizione ben equilibrata di piani sequenza al servizio sia delle scene che delle inquadrature in cui collocare situazioni e azioni. In questo modo il tempo può diventare tangibile: nei nostri film il ritmo e la tensione non sono determinati dal classico découpage, ma dal modo in cui il tempo fluisce attraverso le immagini e le scene.

E questo può consentire allo spettatore di trascendere la storia vera e propria.

In questo ultimo capitlo si narra di un villaggio delle Ardenne nel quale, nonostante i tradizionali riti propiziatori, sembra che la primavera non voglia arrivare. Le forze della natura si ribellano alle necessità dell’uomo e infuriano senza tregua, gli alberi cadono, la terra è sempre più arida e non vi è abbastanza cibo per sfamare tutti. Mentre la comunità implode i due adolescenti Alice e Thomas cercano un modo per ripristinare l’equilibrio.

Scritto da Style24.it Unit
Leggi anche