Anna Oxa è furiosa: “Sanremo è un sottoprodotto del Primo Maggio. Sono stata esclusa per ragioni politiche”.
Ci teneva davvero tanto la cantante a tornare al Festival di Sanremo (l’ultima volta c’era stata nel 2011). Ha infatti così raccontato al Corriere:
“Sanremo è uno specchio del degrado del paese, dove la creatività non viene premiata. Ma io sono sola in quest’opera di giustizia”
Sembra infatti che la Oxa fosse sul punto di essere scelta, ma poi -puff- il suo nome sarebbe scomparso dalla ‘rosa’ dei 14 Campioni:
“Ero nei 14 a mezz’ora dall’annuncio dei nomi.
E poi sono stata tolta, dopo una litigata pazzesca. Perchè sono un cane sciolto, non ho appartenenze”
Il discorso viene ampliato anche alle Elezioni in arrivo il prossimo 24 e 25 febbraio, all’Italia e alla ‘democrazia messa in discussione’ (“Rossi, gialli, neri cambiano colore, ma sono sempre gli stessi. Gli italiani non devono votare più. Perché questa non è democrazia”).
La DEMOCRAZIA messa in discussione dal Festival della Canzone Italiana…capiamoci.
Tutto questo complottismo pare un po’ forzato.
Quasi che l’ammissione a Sanremo sia un fatto dovuto ad un certo tipo di cantanti che rappresentano un certo tipo di musica italiana, indipendentemente dalle canzoni che propongono per la gara.
La stessa Anna infatti diceva qualche tempo fa a un giornalista de ‘la Vita in Diretta’ che l’aveva intervistata durante una manifestazione di protesta inscenata dai suoi fan – proprio per la sua esclusione -:
“Io ho sempre scelto se farlo o no (Sanremo ndr).
Ma ho scelto io”
Certo che un’affermazione del genere suona abbastanza pretenziosa.
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