Chi era Kate Sheppard: biografia e frasi dell’attivista britannica

Icona dei diritti delle donne, Kate Sheppard è passata alla storia per aver favorito l'approvazione del suffragio universale in Nuova Zelanda.

Attivista britannica naturalizzata neozelandese. Kate Sheppard è stata essenziale nell’estensione del diritto di voto alle donne in Nuova Zelanda, primo Paese ad approvare il suffragio femminile in condizioni paritarie a quello maschile. La lotta di Kate per ottenere questo traguardo ha avuto un forte impatto anche sui movimenti femministi di altri Paesi.

Chi era Kate Sheppard

Kate Sheppard, all’anagrafe Catherine Wilson Malcolm, nasce il 10 marzo 1847 a Liverpool in Inghilterra. Passa la sua infanzia in Scozia, paese d’origine dei genitori, per poi trasferirsi con la madre, i due fratelli e la sorella in Nuova Zelanda nel 1860. Qui incontrerà il suo futuro marito: nel 1871 infatti si sposa con Walter Allen Sheppard, un magazziniere, con il quale avrà un figlio nel 1880. Ma Kate Sheppard è passata alla storia per aver spinto la Nuova Zelanda a raggiungere un importantissimo risultato: è stato il primo Paese al mondo a garantire il diritto di voto alle donne, nel 1893.

Nonostante il successo pubblico, sul piano familiare, la sua vita fu una vera tragedia. Perderà il figlio nel 1910 e il marito nel 1915. Il secondo marito William Sidney Lovell-Smith, suo vecchio amico, nel 1929 e l’unica nipote Margaret nel 1930. Kate Sheppard muore il 13 luglio 1934 a Christchurch, in Nuova Zelanda.

Le battaglie femministe

Tra le sue prime battaglie per i diritti delle donne c’è la richiesta di abolizione dei corsetti. Erano gli iconici capi femminili entrati in voga nel XVI secolo e che hanno raggiunto il loro apice durante l’epoca Vittoriana. Questi busti erano usati sia per biancheria intima che come capi d’abbigliamento ma sostanzialmente il loro scopo era modellare le forme. Sostenevano e schiacciavano il seno, stringevano la vita ed esaltavano i fianchi forzando una certa postura. Kate si impegnò anche per promuovere l’uso di contraccettivi, il diritto al divorzio e una maggiore tutela per i figli. Inoltre, per combattere lo stereotipo della donna che doveva impegnarsi solo nelle attività considerate “femminili”, incentivò l’attività fisica e in particolare il ciclismo.

Nel 1896 contribuì a fondare il National Council of Women (NCW) e ne venne eletta primo presidente. Come obiettivi si era prefissata il raggiungimento di una maggiore parità tra i coniugi durante il matrimonio, del diritto di voto per le donne e della possibilità per le donne di essere elette in parlamento. Si dimetterà dalla presidenza, per problemi di salute, nel 1903. Nel 1875 Kate viene nominata leader per la direzione della parte Neozelandese del Woman’s Christian Temperance Union, ovvero un’organizzazione che aveva lo scopo di promuovere campagne sociali.

Kate di fatto era molto attiva nel portare avanti le battaglie in cui credeva. Teneva molti discorsi e presentava continuamente petizioni in parlamento. La più importante, con oltre 30.000 firme, è del 19 settembre 1893. Grazie a lei, il governatore di Glasgow Sir David Boyle firma il disegno di legge che ha fatto della Nuova Zelanda il primo paese al mondo a garantire alle donne il diritto di voto. Una volta raggiunto il suffragio femminile in Nuova Zelanda, Kate ha cercato di portare la battaglia in altri paesi anglofoni, quali Inghilterra e Stati Uniti.

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In suo onore è stato inaugurato il Kate Sheppard Memorial a Christchurch nel 1993, esattamente cent’anni dopo l’approvazione della legge sul suffragio femminile. In sua memoria, la sua foto appare oggi sulla banconota da 10 dollari della Nuova Zelanda. Kate Sheppard rientra tra le grandi personalità femminili come Harriet Tubman e Helen Keller, che hanno giocato un ruolo essenziale nell’emancipazione femminile.

Scritto da Evelyn Novello

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