Chi era Helen Keller: la storia della scrittrice e attivista americana

Una delle prime paladine dei diritti dei disabili, scrittrice e abile oratrice. Helen Keller si è distinta per il suo coraggio e i suoi ideali.

La storia di Helen Keller e della sua insegnante, Anne Sullivan, ha dell’incredibile. Helen, sorda e cieca, grazie a lei impara a scrivere e a parlare diventando nel tempo scrittrice e oratrice. Helen si è anche impegnata in numerose cause sociali sostenendo sempre le questioni progressiste, dai diritti delle donne a quelli dei disabili.

Chi era Helen Keller

Una delle prime paladine dei diritti dei disabili e suffragetta ante litteram. Helen è nata il 27 giugno 1880 a Tuscumbia, in Alabama. A soli diciannove mesi, la piccola Helen contrae una malattia che viene descritta dai medici come “una congestione dello stomaco e del cervello“: molto probabilmente una meningite, che la fa diventare sia cieca che sorda. Rivoltasi al Perkins Institute for the Blind, situato nella zona meridionale di Boston, viene aiutata e sostenuta da un’eccezionale educatrice, Anne Sullivan, a sua volta – non vedente. Anne riesce ad insegnarle a leggere cinque lingue diverse, ad ascoltare, toccando le labbra e sentendo le vibrazioni della trachea e infine anche a parlare. Se prima di conoscerla Helen si esprimeva solo attraverso semplici gesti con le mani, grazie ad Anne, la bambina comincia a sillabare le parole nel palmo della mano. Anne le dà la chiave di accesso per entrare veramente in contatto con il mondo circostante.

Trasferitasi nel Massachusetts nel 1896 per entrare alla Cambridge School for Young Ladies, nel 1900, poi, si sposta al Radcliffe College. Intanto, il magnate della Standard Oil Henry Huttleston Rogers, decide di finanziare la sua educazione. Nel 1903 pubblica la sua corposa autobiografia The story of my life che sarà il primo di una serie di undici libri e di numerosi articoli. Nel 1904 Helen si laurea in legge, diventando la prima persona cieca e sorda a ottenere un Bachelor of Arts degree. “Le cose migliori e più belle di questo mondo non possono essere viste e nemmeno ascoltate, ma devono essere sentite col cuore”. In queste poche parole, da lei stessa scritte in un libro, è racchiusa l’essenza della vita di Helen Keller.

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Le battaglie progressiste

Helen si impegnava in numerose questioni progressiste tenendo conferenze per sostenere argomenti come i diritti dei disabili e il suffragio universale, argomento sostenuto anche da Harriet Tubman. Negli anni era diventata un’abile oratrice. Ha visitato numerosi paesi e incontrato leader mondiali, tra cui diversi presidenti e leader di fama mondiali come Winston Churchill e Jawaharlal Nehru. Sono ben 39 i Paesi attraversati, tra cui il Giappone, dove Helen Keller diventa una vera e propria celebrità. Nel 1915 fonda anche la Helen Keller International, una organizzazione non – profit per la prevenzione della cecità.

Conosciuta in tutto il mondo per il suo coraggio, è anche stata insignita della Presidential Medal of Freedom, uno dei massimi riconoscimenti civili negli Stati Uniti. Intraprende anche un percorso politico entrando a far parte del Socialist Party of America, grazie al quale scrive diversi articoli a sostegno della classe operaia, e dell’Industrial Workers of the World, sindacato con sezioni in molti Paesi del mondo.

Alla sua vicenda, e a quella dell’istitutrice che le ha insegnato a interagire con il mondo è stato dedicato il romanzo The Miracle Worker da cui è stato tratto il film noto in Italia con il titolo “Anna dei miracoli”.

Scritto da Evelyn Novello

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