Il giallo dietro la nascita dell’erede al trono
Manca ormai davvero poco alla nascita del nuovo erede al trono britannico, un evento che, nonostante gli abitanti del Regno Unito si stiano velocemente disaffezionando alla Famiglia Reale, è in ogni caso tra i più sentiti dagli albionici.
Tra la Corona e la stampa non corre però buon sangue, come testimoniano gli innumerevoli notevoli scandali che hanno causato dispiacere ai sangue blu, prima tra tutte la Regina Elisabetta (ricordiamo solo la pubblicazione delle fotografie che ritraevano una Kate Middleton in versione nature).
Sarà per questo motivo che l’annuncio del giorno nel quale è prevista la nascita del figlio di Kate e del principe William è stato colto da un certo scetticismo dei professionisti del settore.
I giornalisti, infatti, memori dello scherzetto giocato nel 1982 con Lady Diana (la venuta alla luce di William era stato previsto per il 1 luglio ma si era effettivamente verificata dieci giorni prima), ritengono che il 13 luglio ufficiale sia solo un numero utile al depistaggio e che si debba attendere il lieto evento per una data molto più vicina.
A confermare questi sospetti c’è il ritiro della vita pubblica della futura madre, scomparsa dalla circolazione già dal 15 giugno: a che pro tanta segretezza se il nascituro non fosse in arrivo tra pochi giorni e non tra quasi un mese? Nel frattempo di certo c’è che la lussuosa suite nella quale nascerà il prossimo regnante si trova al St. Mary Hospital di Londra, ovvero la stessa struttura in cui sono nati i due figli di Diana Spencer.
Totalmente segreto invece il sesso del neonato, tanto che gli inglesi, popolo tra i più dediti al mondo al gioco, stanno impazzendo con le scommesse riguardanti il nome: tra quelli femminili alle prime posizioni troviamo Alexandra, Elizabeth e Diana, mentre per i maschili vi sono gli istituzionali e un po’ noiosi Charles e Philip.
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