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Un percorso di trasformazione
Francesca Contessini, una giovane donna che ha affrontato una delle esperienze più difficili della sua vita, ci racconta il suo straordinario viaggio di rinascita. A soli 17 anni, Francesca si sentiva già in lotta con se stessa e con il mondo, ma un tragico incidente ha cambiato per sempre il suo destino. Dopo un lungo periodo di coma e una riabilitazione complessa, ha dovuto ricostruire non solo il suo corpo, ma anche la sua identità.
Il momento dell’incidente
Il 3 gennaio è una data che Francesca non dimenticherà mai. Un grave incidente l’ha portata a un passo dalla morte, ma la sua forza interiore l’ha aiutata a risollevarsi. “Voglio parlare solo di quello che è successo dopo”, afferma, sottolineando l’importanza della rinascita. Durante i sedici giorni di coma, Francesca ha vissuto un’esperienza unica, sentendo la musica e la presenza di chi le stava vicino, anche se non era completamente consapevole della sua situazione.
La sfida della riabilitazione
La riabilitazione è stata un viaggio lungo e doloroso. Francesca ha dovuto affrontare la realtà di una lesione spinale e la possibilità di rimanere su una sedia a rotelle per sempre. Tuttavia, la sua determinazione l’ha portata a compiere progressi incredibili. “Non era guarigione, ma una nuova versione di me”, racconta, evidenziando come ogni piccolo passo fosse una vittoria. La sua storia è un esempio di come la resilienza possa emergere anche nelle situazioni più difficili.
Accettazione e amore
Francesca ha imparato a vedere la sua disabilità non come un limite, ma come parte di sé. Con l’aiuto della psicoterapia, ha iniziato a comprendere e accettare il suo corpo e la sua nuova vita. “La carrozzina non è il nemico, ma uno strumento utile”, afferma, dimostrando che l’amore e il supporto delle persone care, come il suo compagno Guglielmo e il suo cane Leoncino, hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua ripresa.
Un messaggio di speranza
Oggi, Francesca condivide la sua storia sui social media per ispirare gli altri e rompere i tabù sulla disabilità. Vuole mostrare che la vita continua, anche dopo un trauma. “Non voglio che la mia storia sia letta con pietismo”, dice, sottolineando l’importanza di accettare le proprie fragilità e di costruire una vita piena di significato. La sua esperienza è una testimonianza di come, affrontando le sfide, si possa trovare una nuova forza e una nuova identità.



