Festival di Sanremo 2013 cantanti big: le nuove 7 canzoni in gara

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I brani vincitori della serata del 13, i primi quattro giovani in gara, le interviste e il fotoracconto

Continua inarrestabile il successo della 63esima edizione del Festival di Sanremo che nella seconda serata registra una media del 42,89% di share e una media del 11.330.000 di telespettatori con un picco di share del 56,71% e un picco di ascolto del 15.653.000Numeri altissimi che non si registravano dal 2000 in un Festival sempre a marchio Fazio.

Nella serata di ieri sono state scelte le altre sette canzoni dei big ad entrare in gara e sono stati selezionati i due giovani (su quattro esibitisi) che andranno in finale: sono loro la vera sorpresa!

I primi ad esibirsi sono i Modà, che io non amo, ma che non mi hanno infastidita. Nell’ordine Kekko canta Se si potesse non morire e Come l’acqua dentro il mare. A proclamare la canzone vincitrice la coppia di fan Max Biaggi ed Eleonora Pedron: il brano scelto dal voto congiunto di pubblico e sala stampa è Se si potesse non morire.

E’ il turno di Simone Cristicchi che si esibisce in  Mi manchi (con qualche stonatura) e La prima volta (che sono morto), brano più nelle corde del cantante. Cristicchi spera passi la prima, una sorta di ninna nanna che potrebbero cantare i bambini e lo spero anche io, ma la canzone che passa il turno è La prima volta (che sono morto).

Dopo la scanzonata esibizione di Carla Bruni e Luciana Littizzetto a salire sul palco è la favorita dei pronostici Malika Ayane, che canta Niente e E se poi.

Potenza vocale e bravura nel canto, nonostante le canzoni non mi piacciano. A decretare il brano vincitore è Neri Marcorè in versione Alberto Angela (tornerà successivamente sul palco per esibirsi in un divertente duetto padre-figlio con un bravissimo Fazio nei panni dell’eterno Piero Angela): E se poi è la canzone in gara.

La gara prosegue con gli Almamegretta che si esibiscono con Mamma non lo sa (una delle poche canzoni che riesco a canticchiare dopo il primo ascolto) e Onda che vai.

Filippa Lagerback, ricostituendo il familiare trio di Che tempo che fa, proclama la mia preferita Mamma non lo sa canzone vincitrice.

Dopo la canzone impegnata degli Almamegretta sul palco di Sanremo sale Max Gazzè con I tuoi maledettissimi impegni (canzone mediocre) e la più bella Sotto casa (anche questo è un brano che ricordo). Con il 77% dei voti passa Sotto casa.

La bellissima Annalisa (altra figlia del talent-show) prosegue la gara con Scintille e Non so ballare. Il proclamatore è Carlo Cracco, che fuori dalla cucina di MasterChef mi sembra sempre fuori luogo, un poco tonto, e annuncia che con il 55% di preferenze passa Scintille (brano che preferivo anche io).

Gli ultimi ad esibirsi sono Elio e le Storie Tese, che  vestiti da chierichetti interpretano Dannati forever e la spassosa La canzone mononota, che si conclude tra risa e applausi calorosi del pubblico. Roberto Giacobbo annuncia il passaggio de La canzone mononota con addirittura l’81% dei voti e non poteva essere diversamente.

E arriva, finalmente, il turno dei giovani. Ad esibirsi sono i primi quattro in gara (ascolteremo stasera gli altri quattro).

Apre le danze un ragazzone robusto Renzo Rubino, autore ed interprete di Il postino (amami uomo): piacevole sorpresa per temi affrontati (senza pesantezza e ruffianeria) e forza vocale: è già il mio preferito.

Seguono l’adolescenziale  Il Cile con Le parole non servono più e Irene Ghiotto con Baciami? Tra sussurri e spasmi.

La vista si rischiara quando sul palco dell’Ariston sale il gruppo I Blastema che si esibisce con il brano Dietro l’intima ragione: nulla di nuovo, sia chiaro, ma il gruppo esteticamente bello sul palco e con un brano che è di certo migliore di quello De Il Cile e Irene Ghiotto, conquista al primo sguardo (…).

Sono Renzo Rubino e I Blastema a passare il turno, il bravo e i belli: perché Sanremo è Sanremo!

GUARDA L’INTERVISTA A RENZO RUBINO

GUARDA L’INTERVISTA Ai BLASTEMA

GUARDA L’INTERVISTA A IRENE GHIOTTO

Scritto da Style24.it Unit
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