Una follower accusa la cantante di avere una relazione con la sua assistente e di usare l’attore come schermo. Intanto i due sono ancora insieme
Abito scuro e occhiali da sole. Così sono apparsi Emma Marrone e Marco Bocci in occasione del matrimonio romano di Alessandro Roja, collega dell’attore.
Prima uscita pubblica all’indomani delle assurde polemiche che hanno colpito la cantante salentina via Twitter.
L’accusa mossa alla Marrone da parte di tale Aurora Valieri è quella di stare inscenando una nuova storia d’amore col solo fine di mascherare la realtà.
Stando al parere della rozza follower la cantante sarebbe lesbica e fidanzata con la sua assistente e amica Francesca Savini:
“Emma che preferisce una Francesca Savini ad un Marco Bocci… hahahahahahah questa si che è lesbica forte!”,
e ancora
“Brucia Emma??? Tocchiamo la tua fidanzatina? Chi sei la regina che hai il profilo sotto controllo?ahahahahah. Lasciamola stare…hanno toccato la donna della sua vita!! la cosa strana è che ti nascondi e non vuoi accettare.
Vuoi fare tanto la paladina della giustizia, aperta… e poi nascondi la tua storia con Francesca!Ma chi ti credi di essere? Non sei nessuno! Stefano ha messo incinta un’altra perchè se ne accorto che ti piace altro. Lo sai che Marco Bocci farà la stessa cosa che ha fatto Stefano? Se ne accorgerà della tua preferenza x le donne. Poi dici che vieni tradita… ma è ovvio… tu senza questa Savini non vivi!!!!“.
L’intelligenza di chi ha scritto non ha bisogno di commenti, il giudizio va da sé. Le insinuazioni non servono e sono patetiche specie se ledono l’intimità di una persona. Ognuno è libero di fare quello che vuole, di dichiarare o meno quello che è.
Già in passato Emma si era dovuta confrontare con le dichiarazioni dell’ex ballerino di Amici Valerio Pino, che aveva parlato di una relazione tra Maria De Filippi e la sua pupilla.
In quell’occasione la Marrone in un intervista al settimanale A aveva detto:
“Le voci sull’omosessualità? Quella è l’unica cosa che non mi ha mai preoccupata. Mi dispiaceva solo per i miei genitori, anche loro sbattuti in questo mondo. Ricordo che chiamai mio padre: “Se leggi qualcosa…”, lui mi ha bloccato: “Ascolta”, mi disse, “a me non importa se tu torni a casa accompagnata da un uomo o da una donna, per me importante è che tu sia felice”. Quindi se i miei genitori non mi giudicano a me di andare per l’Italia a dire sono etero, o sono omosessuale perché mi raso capelli e sono tatuata, non interessa. Ognuno pensi quello che vuole“.



