Chi era Edith Cavell: tutto sull’infermiera britannica

Edith Cavell e il lavoro come infermiera tra il XIX e XX secolo.

Nota per aver prestato servizio come infermiera nel corso della prima guerra mondiale e aver aiutato soldati alleati a fuggire, Edith Cavell è stata una donna importante del XIX  e XX secolo.

Chi era Edith Cavell

Edith Louisa Cavell (Swardeston, 4 dicembre 1865 – Schaerbeek, 12 ottobre 1915) è stata un’infermiera britannica. Cresce con il padre Frederick, vicario della chiesa anglicana, e la madre Louisa e i fratelli nel grande vicariato che li porta però in rovina per le insostenibili spese. 

Nel corso della sua gioventù si diverte a pattinare sul ghiaccio, giocare e a tennis e ballare, manentendo anche una grande sensibilità verso animali e natura. Si dimostra inoltre portata per il disegno e la pittura dipingendo i suoi soggetti preferito ovvero soggetti floreali e animali. Per quanto riguarda la sua educazione studia in casa insieme alle sorelle, sperimentando la scuola pubblica solo nel corso dell’adolescenza. 

Edith Cavell e l’inizio del percorso come infermiera

Sceglie di diventare infermiera durante un viaggio in Austria dove ha modo di visitare un ospedale che le fa sentire la vocazione. Nel frattempo però si rimbocca le maniche e inizia a lavorare come governante per una famiglia belga imparando anche il francese. Torna poi nel 1895 a casa dalla famiglia per prendersi cura del padre malato e qui decide seriamente di diventare infermiera iniziando dopo pochi mesi a lavorare in ospedale. 

In questi anniriceve anche l’incarico di partire insieme ad alcune infermiere per gestire un’epidemia di febbre tifoide e per l’ottimo lavoro ottiene una medaglia al merito. Numerosi gli incarichi simili in cui riesce a poco a poco ad inserire alcunni progetti innovativi tra cui controllare i pazienti anche in seguito alle loro dimissioni. 

Edith Cavell e il contributo in guerra

Insieme a una coppia di colleghi fonda “L’École Belge d’Infirmières Diplômées”, una scuola per diventare infermiere laica, la prima tra le numerose scuole gestite da suore. Il lavoro all’inizio non è semplicissimo, ma una volta arrivata voce alla regina Elisabetta di Wittelsbach, cui curano un braccio, la scuola inizia a farsi un buon nome.

In questo periodo scoppia anche la prima guerra mondiale, sconvolgendo la vita di tutti. Comprende di essere necessaria sul fronte ma decide di riconvertire la sua clinica in un ospedale tra i tanti della Croce Rossa, prestando servizio sia per soldati belga che tedeschi. Molti i soldati di diverse nazionalità che non rendono semplice il suo lavoro, portandola anche a morire per aver aiutato degli alleati a fuggire. 

Scritto da Alessandra Coman

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