Die Hard, il vecchietto Bruce Willis è tornato a menare

Sylvester Stallone ha già fatto il grande passo, tornando sugli schermi con Rocky e tornerà con Rambo. Harrison Ford tornerà con Indiana Jones, intanto tocca a Bruce Willis tornerà sugli schermi nei panni del duro di Die Hard.

Fa un po' impressione vederlo lì a fare il pazzo tra effetti speciali, esplosioni ed inseguimenti, ma il baldo vecchiotto sembra essere ancora in grado di ricoprire quel ruolo. Ha detto di essersi preparato a lungo, anche fisicamente.

Diciamo anche che quel ruolo gli calza a pennello, visto che la sua monoespressione non è fatta per essere trasferita in tanti altri film, anche se in questo periodo ha dato prova di essere un attore polivalente, recitando in lungometraggi drammatici e in film comici. Sempre con la monoespressione in volto.

Ma torniamo a Die Hard. Bruce si è presentato ai giornalisti con una maglietta aderente bianca, giusto per sottolineare il fatto che "la fisicata" c'è ancora; eccoci così arrivati al quarto episodio della serie in cui veste ancora i panni di John McClane. Ammette di essersi fatto male un paio di volte durante le riprese e di essere un po' a disagio nel compiere le evoluzione che anni fa invece gli riuscivano benissimo, ma ha anche fatto riferimento alla politica, lui che è uno dei pochi Repubblicani che contano nel mondo di Hollywood:

"Alla Casa Bianca, quando ero ragazzino, era impensabile che potesse andarci un uomo di colore o una donna come oggi. Io dico solo: ci vada chi vuole, l'importante è che combatta davvero il terrorismo".

Il film uscirà venerdì 26 ottobre in 600 copie distribuite dalla Fox e, leggiamo, racconta di un gruppo di cyber-terroristi che ha un terribile piano "eliminare il sistema informatico Usa" gettando l'intero paese nel panico. John McClane (Willis), che nel frattempo è diventato un iroso padre, dovrà affrontare questa minaccia globale.

Lo farà, tra mille scene d'azione sempre più inverosimili, avvalendosi in questa occasione dell'aiuto di un giovane pirata informatico Matt Farrel (Justin Long). Contro avrà Thomas Gabriel, il cervello del piano criminoso, ma soprattutto la sua fidanzata Mai (Maggie Q) il vero uomo per capacità di combattimento di questo film.

"Sono ventidue anni che faccio questo personaggiospiega Willis in conferenza stampa – e gli devo molto, perché prima avevo fatto solo un po' di tv. In McClane c'é molto di me quando ero giovane nel New Jersey. Certo – aggiunge – nel primo Die Hard che ho fatto avevo solo 32 anni, ora sono diventato più vecchio, sono più lento, meno agile e forse anche più iroso".

Insomma, Bruce è sempre Bruce, Die Hard è sempre Die Hard.

Ovviamente siamo qui a disposizione nei commenti. Il primo che vedrà il film e vorrà farne la recensione può mandarcela, la pubblicheremo per vedere "a conti fatti" che tipo di ritorno ci ha proposto il duro di Hollywood. 

Scritto da Style24.it Unit

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