Covid, via libera alla pillola antivirale della Merck nel Regno Unito

Il Regno Unito ha dato il via lbera all'utilizzo della pillola antivirale sviluppata dalla Merck: è il primo paese europeo ad approvarla. 

In anticipo rispetto agli altri paesi europei, l’agenzia regolatoria del farmaco del Regno Unito (Mhra) ha approvato l’utilizzo della pillola antivirale anti Covid realizzata dalla Merck Sharp & Dohme in partnership con Ridgeback Biotherapeutics.

Pillola Merck: via libera in Regno Unito

Si tratta della prima pillola registrata ad essere prescrivibile a chiunque sia positivo al Covid e abbia almeno un fattore di rischio grave come l’obesità, una cardiopatia, il diabete o in generale un’età superiore ai 60 anni. L’ente regolatorio della Gran Bretagna ha ritenuto il Molnupiravir, questo il nome del medicinale, un farmaco “sicuro ed efficace” e in grado di ridurre il pericolo di ricovero in ospedale per persone colpite da forme anche moderate di Covid-19.

La somministrazione della pillola, che agisce interferendo nella replicazione interna all’organismo del coronavirus, è consigliata il più rapidamente possibile dopo un test positivo e comunque entro 5 giorni dalla positività.

L’autorizzazione della Mhra si basa sui risultati positivi di un’analisi in cui gli esperti hanno somministrato 800 mg di pillola due volte al giorno in pazienti adulti non ospedalizzati, non vaccinati, con una malatia lieve-moderata almeno un fattore di rischio associato ad esiti negativi della malattia.

Pillola Merck, via libera in Regno Unito: “Giornata storica”

Entusiasta il ministro della Sanità inglese Sajid Javid, che ha parlato di un giorno storico per il Regno Unito che “oggi diventa il primo paese al mondo ad aver approvato un antivirale contro il Covid che può essere assunto a casa e che cambierà le cose per i pazienti più vulnerabili e immunodepressi“. Si tratta di uno strumento ritenuto fondamentale per contribuire, insieme alla campagna vaccinale della terza dose, a contenere l’effetto del rimbalzo stagionale dei contagi sulle ospedalizzazioni.

Scritto da Debora Faravelli

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