Black Mirror serie tv: la 2 stagione questa sera su Sky Cinema 1

Inquietanti ipotesi fantascientifiche dal futuro prossimo venturo, praticamente il nostro presente

Lo abbiamo sempre saputo, ma abbiamo preferito fare finta di niente. Ormai però l’influenza e i profondi mutamenti antropologici apportati dall’uso sistematico e semi-incorporato della tecnologia sono sotto gli occhi di tutti.

Il cambiamento non è per forza di cose un male, ma sono sempre necessari un’attenzione e un livello di guardia molto alti per evitare la perdita di qualcosa di importante, anzi di fondamentale, che potenzialmente spazzato via dall’inarrestabile avanzata nel nuovo.

Black Mirror è una serie tv inglese che si occupa proprio del modo in cui le applicazioni tecnologiche sconvolgono l’esistenza umana e tracciano inedite prospettive (apocalittiche, in fondo parliamo di fantascienza distopica).

Creata da quel geniaccio di Charlie Brooker, già responsabile di Dead Set, l’invasione zombie sul set del Grande Fratello UK, la prima stagione della miniserie è stata un fulgido esempio della maestria e dell’acume britannico nella realizzazione di un prodotto televisivo di grande qualità, di intrattenimento popolare, critico e feroce nei confronti della società in cui viene prodotto e sopratutto estremamente intelligente.

Salutiamo quindi con grande entusiasmo la messa in onda italiana della seconda stagione, anch’essa composta da tre episodi. Torna da me, Orso Bianco e Vota Waldo! verranno infatti proposti questa sera alle 21:10 su Sky Cinema 1, per quasi tre ore di puro godimento estetico e di intrigante riflessione sul futuro che ci attende.

Qualche accenno alla trama dei singoli capitoli. In Torna da me si narra di come Martha, non riuscendo ad affrontare la morte dell’amato fidanzato, si iscriva a un sito che, raccogliendo tutte le tracce online lasciate dall’uomo, ne ricostruisce un’identità virtuale.

Dapprima solo una voce telefonica, il processo di elaborazione del lutto diventerà sempre più invasivo e sempre più coinvolgente…

Si tratta di un episodio di grande impatto emotivo ma realizzato con grande delicatezza, che pone domande scottanti sull’utilizzo dei social network, sulla scia lasciata dal nostro cammino sul web, e sugli elementi fondamentali alla base della costruzione di una personalità. Chi siamo quando navighiamo su Internet?

Orso Bianco, il più interlocutorio del trio, si apre con il risveglio di Victoria in una casa che non riconosce come la propria.

Affetta da una amnesia temporanea, la donna si trova costretta a fuggire da alcuni uomini mascherati e armati che le danno la caccia, mentre nel frattempo la folla che le sta attorno ignora le sue richieste di aiuto e non fa altro che riprenderla con i propri cellulari. Un segnale televisivo sembra infatti aver ipnotizzato la maggior parte della popolazione, e solo la distruzione dell’antenna locale potrebbe salvarla… ma la conclusione cambierà le carte in tavola.

Crudelissima satira dei reality show, non priva di domande etiche sempre d’attualità sul crimine e la sua giusta punizione, è un episodio che soffre un po’ la costruzione narrativa a ritroso: il terrificante finale capovolgente giustifica la confusione creata da quanto visto prima, ma la sensazione di smarrimento iniziale frse poteva essere evitata dalla scelta di un punto di vista differente.

E infine parliamo di Vota Waldo!, che sicuramente diventerà un caso in Italia, visti i molti punti di contatto con il Movimento 5 Stelle e il suo leader Beppe Grillo. Al centro della storia c’è la carriera di Jamie, comico in rovina che per sbarcare il lunario è costretto a prestare voce, movimenti e pensieri a Waldo, un cartone animato molto amato e dal linguaggio scurrile e irriverente. Dopo essere stato introdotto in un dibattito politico l’orsetto blu ottiene un grandissimo successo, grazie alla disarmante e distruttiva sincerità di Waldo, che incanala la rabbia degli elettori e se la prende con gli esponenti dei partiti tradizionali. Da qui alla sua candidatura il passo è breve, ma le conseguenze saranno più devastanti del previsto, fino ad arrivare all’apocalittico epilogo…

Profetico e attualissimo, il personaggio di Waldo è l’incarnazione disincarnata del populismo e della facile fascinazione che la violenza dialettica esercita sulle masse. Non vengono risparmiati accenni alle potenzialità di sfruttamento di un’icona dal seguito sconfinato, potenzialmente veicolante qualsiasi valore a scelta, previa pagamento di danaro sonante…    

Scritto da Style24.it Unit
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