Arco e frecce in un telefilm dedicato a un supereroe atipico
Arriva questa sera in prima serata su Italia 1 l’attesissimo telefilm Arrow, dedicato alle gesta avventurose dell’originale supereroe Freccia Verde.
Il vendicatore mascherato, casualmente l’ennesimo playboy miliardario che tenta di ripulire la propria corrotta città, fa parte dell’affollatissimo pantheon di figure mitiche create dalla casa di fumetti DC Comics (per intenderci la stessa di Superman, Batman, Flash e Wonder Woman).
Il canale che ha prodotto e mandato in onda il serial tv è invece la CW, ovvero la responsabili di due prodotti assieme molto amati e ridicolizzati quali The Vampire Diaries e Smallville.
Con quest’ultimo Arrow condivide più di un tratto in comune: entrambe le serie riscrivono le origini di due supereroi molto conosciuti e ne fanno degli idoli per i più giovani, inserendoli in un contesto teen-friendly (quasi un soap opera il primo, un po’ più dark e realistico il secondo, come vuole la consuetudine post-noliana).
Da notare come Oliver Queen, questo il nome dell’eroe, sia passato dall’essere il primo personaggio di spicco della mitologia cartacea della DC dichiaratamente comunista, hippie e pacifista a un semplice ragazzetto che smania, anche piuttosto violentemente, per riportare la giustizia in un mondo in preda al caos criminale.
La trama infatti vuole che Oliver (Stephen Amell) sia l’unico sopravvissuto del pauroso naufragio dello yacht sul quale si trovava in vacanza assieme al padre.
Finito su una misteriosa isola deserta dai molti segreti, si allena in modo miracoloso per 5 anni finché non riesce a tornare a casa in circostanze mai chiarite.
Facoltoso e spietato, di giorno indossa la maschera dell’uomo di successo amante della bella vita, mentre quando calano le tenebre, armato di arco e frecce (il nome di battaglia gli deriva proprio dall’armamentario d’elezione e dal cappuccio d’ordinanza) cerca di ripulire le strade della fittizia città di Starling City.
