Gli snob contro il popolo: un dibattito che si perpetua nei secoli
Il problema dello distanza incolmabile tra le opinioni, le prospettive, i gusti degli intellettuali e la cosiddetta massa è da lungo tempo all’ordine del giorno in Italia.
Non neghiamo che anche su queste pagine virtuali ci siamo più volte lasciati andare a commenti (sopratutto per quanto riguarda reality e talent show) ampiamente controcorrente rispetto a quanto espresso dai grandi numeri del pubblico televisivo.
La questione è riemersa ultimamente grazie alla commistione tra alta e bassa cultura posta in essere dalla trasmissione Amici di Maria De Filippi, all’interno della quale il celebre cantautore insegnante di letteratura italiana Roberto Vecchioni riveste il ruolo di docente di storia della canzone.
Preso di mira sul web da insulti, frizzi e lazzi, l’artista ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera nella quale si dichiarava stufo dell’isolamento dorato che gli snob dell’intellighenzia di sinistra vorrebbero affibbiare a coloro che scelgono come loro alfieri:
“Ho capito che era una presunzione pensare che alcune canzoni siano per pochi e altre per molti… Poi ho scoperto che Amici non è solo un coacervo di ragazzi costruito per una gara, ma c’è attenzione e preparazione…
Gli intellettuali [sono] snob. Questa snoberia è il pericolo più grave dell’intellettualismo.”
Anche la conduttrice e responsabile dell’Accademia, ovviamente, si è espressa a favore di quest’opinione dell’uomo di cultura e si è detta piuttosto dispiaciuta per la sufficienza con cui viene accolta un programma che, per quanto spettacolare, compie anche un’opera di formazione.
In particolar modo, però, la De Filippi su Facebook se la prende con coloro che criticano il suo impegno televisivo a prescindere, privi di informazioni di prima mano, avulsi dalla realtà e guidati da piccoli e gretti interessi economici:
“La snoberia di cui parla Vecchioni appartiene sempre agli stessi.
A chi non riesce ad avere successo e allora trova in quello che fa l’alibi della qualità. A chi si è costruito una piccola nicchia di persone che parlano sempre delle stesse cose, invitando sempre le stesse persone, così da dare l’immagine di una realtà che a loro piace ma che non è reale.
A chi finge di scrivere per onestà intellettuale in continuazione articoli su argomenti che magari non gli interessano, ma lo fa cercando di convincerti che fa figo saperne.
E poi però scopri che dietro a tutto questo ci sono solo interessi economici non dichiarati perché questo non fa certo parte dell’essere intellettuale.
Tornando a Vecchioni, grazie Maestro di esserci e di aver iniziato da qui questa piccola battaglia per me importante.”
Difficilmente gli snob di cui parlano Vecchioni e la De Filippi risponderanno a questa provocazione, ma, dovesse davvero scatenarsi una discussione al riguardo, potrebbe rivelarsi uno dei dibattiti più interessanti in un panorama televisivo da troppo tempo sezionato in compartimenti stagni.
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