Una figura controversa, un nome che ha dominato per mesi le prime pagine dei giornali italiani: Alberto Genovese. Conosciuto inizialmente come brillante imprenditore tech e fondatore di startup di successo, la sua immagine è crollata improvvisamente sotto il peso di accuse gravi e una vita privata fuori controllo.
Ma oggi, a distanza di tempo dalla condanna e dal clamore mediatico, Genovese si presenta al mondo con un volto diverso: quello di un uomo che ha toccato il fondo e che ora cerca, passo dopo passo, di risalire.
Non per cancellare il passato, ma per ricostruirsi su basi nuove. Questo è il racconto di un cambiamento profondo, tra consapevolezza, responsabilità e la volontà di non essere più l’uomo che era.
Chi è Alberto Genovese
Alberto Maria Genovese, 43 anni, è un imprenditore di successo nel settore fintech e cofondatore di Prima Assicurazioni e di Facile.it, noto sito di assicurazioni che ha venduto nel 2014 per decine di milioni di euro. Di origini napoletane, si trasferisce a Milano per studio e si laurea in Economia e commercio alla Bocconi. Nel mondo del lavoro, si inserisce nel settore della consulenza ed entra nella società McKinsey, per poi passare a Bain e nel 2015 in eBay, dove resta per tre anni.
Dopo alcune esperienze lavorative in diversi ruoli, il successo per Genovese arriva nel 2008 grazie all’idea di un comparatore di assicurazioni, servizio al momento ancora poco usato in Italia. Così nasce nel 2010 Facile.it, il sito che permette di comparare compagnie assicurative e che ora dà lavoro a circa 350 dipendenti.
Per 100 milioni di euro, nel 2014, Genovese vende la sua creatura a Oakley Capital, conservandosi per sé solo una piccola quota societaria.
Nello stesso anno però inizia un nuovo progetto che porterà alla creazione di Prima Assicurazioni, agenzia specializzata su polizze Pc auto. L’azienda inizia ad avere successo tanto che nel 2019 ha raccolto oltre 130 milioni di premi. Il 2019 è anche l’anno di brumbrum.it, la piattaforma online per compravendita di auto e moto, il suo schema è simile a quello di Prima Assicurazioni. Nel 2020 è iniziato l’ultimo progetto di Alberto Genovese: Zappyrent, startup specializzata nel mercato di affitti medio-lungo termine.
Il punto di rottura: dalle accuse al percorso di rinascita
Nel 2020, la vita di Alberto Genovese si è frantumata sotto il peso di accuse gravissime. L’arresto per violenza sessuale ha segnato l’inizio di un crollo personale e pubblico senza precedenti, portando alla luce un’esistenza vissuta tra eccessi, dipendenze e perdita di controllo. In poche ore, l’uomo simbolo dell’innovazione digitale è diventato il volto di uno scandalo nazionale, travolto da testimonianze scioccanti e immagini impietose che hanno mostrato la sua discesa nel caos.
Ma è proprio da quel momento di rottura totale che ha preso forma un altro tipo di storia. Dopo la condanna e il silenzio mediatico, Genovese ha dovuto affrontare – per la prima volta – se stesso. Lontano dai riflettori, ha intrapreso un cammino interiore fatto di domande scomode, fragilità accettate e cadute finalmente riconosciute.
Oggi, quel silenzio non è più fuga, ma ascolto. Non più difesa, ma consapevolezza. È il primo passo di un percorso di rinascita che non chiede assoluzioni, ma desidera essere testimonianza di cambiamento. Un cammino profondo, personale, che segna l’inizio di una nuova identità, costruita sulle macerie del passato.



