Coronavirus, violenza domestica come effetto collaterale: numeri utili

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Il Coronavirus costringe a stare in casa e questa ‘reclusione’ forzata potrebbe portare le donne vittime di violenza ad essere maggiormente esposte.

Proprio per questo motivo tutti i Centri Antiviolenza del Paese hanno diffuso sui social un messaggio molto importante. I numeri utili per quante hanno difficoltà continuano ad essere attivi 24 ore su 24.

Coronavirus e violenza domestica

Il premier Giuseppe Conte, seguito a ruota da tutti i governatori e sindaci delle regioni italiane, è stato chiaro: non si può uscire di casa.

Solo così, forse, riusciremo ad arginare il contagio del nuovo Coronavirus. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato che si tratta di una pandemia e che, se necessario, si attueranno misure restrittive più forti in tutto il globo. Questa ‘reclusione’ forzata, del tutto necessaria, potrebbe sottoporre le donne vittime di violenza ad ulteriore pericolo. Dover vivere h24 sotto lo stesso tetto con un uomo aggressivo potrebbe esasperare situazioni che sono già di per sé delicate.

Il Coronavirus, quindi, potrebbe avere un terribile effetto collaterale: l’incremento delle violenze domestiche. Proprio per questo motivo, tutti i Centri Antiviolenza del suolo italiano si sono uniti in un unico grande coro: Non siete sole.

Numeri utili

Considerando che l’emergenza Coronavirus impone di rimanere a casa, è possibile che donne e minori che si trovano a subire violenza non siano in grado di denunciare. È per questo motivo che i Centri Antiviolenza italiani si sono uniti e hanno lanciato, via social, un hashtag molto importante: #nonseisola.

Nel messaggio diffuso si legge: “Per molte donne #stareacasa non è un invito rassicurante. Il numero nazionale dei Centri Antiviolenza 1522 è attivo. #nonseisola”. L’invito lanciato sui social è quello di condividere il messaggio perché in questo periodo estremamente delicato sono molte le donne che potrebbero aver bisogno d’aiuto. Laddove ci sia necessità, il numero da chiamare è il 1522 e resterà come sempre attivo 24 ore su 24.