Tutti pazzi per Rose: trailer e trama della commedia francese

Un’opera che non aiuterà la maggior parte degli italiani a superare certi pregiudizi nei confronti del cinema dei cugini francesi… ma forse potrebbe valerne la pena!

Se c’è un pregiudizio, un terribile pregiudizio, che aleggia sui film francesi (“Io proprio non riesco a guardarli, quelli. Tutto, ma i francesi no!“), è quello di un certo snobismo, di un’aria fatua e svagata costituita da sentimenti impalpabili e mai direttamente esplicitati e da protagonisti, oltre che libertini e immorali, incomprensibili perché dotati di comportamenti imprevedibili.

A tutto ciò, sopratutto dopo l’avvento dell’Amelie di Jean-Pierre Jeunet e dell’opera di Michel Gondry, si aggiunge anche lo stereotipo di una patina zuccherosa coloro pastello, su cui si librano musiche malinconiche di fisarmonica.

Perdonerete questa accozzaglia di luoghi comuni, ma una visione frettolosa del trailer di Tutti pazzi per Rose del debuttante Régis Roinsard potrebbe dare ragione a simili ragionamenti.

Il valore del film infatti, da una prima occhiata, risiede chiaramente nel lavoro incredibile dei reparti “collaterali” di messa in scena(trucco, fotografia, scenografia e costumi), intenti a restituire l’atmosfera dei meravigliosi, innocenti e prosperi anni ’50 francesi, filtrata però da una sensibilità tratta dal cinema americano classico.

È lo stesso cineasta a confermare questa impressione: “Gli anni ’50 sono stati un decennio strano in cui la gente, che usciva dal conflitto mondiale, preferiva non affrontare gli eventi drammatici che si verificavano nel mondo, cosa che è stata costretta a fare solo a partire dal decennio seguente. […] Volevamo ricreare gli anni ’50 mescolando l’aspetto documentario, il cinema dell’epoca che amo, in particolare i film americani, e l’immagine fantastica che ha la gente di quel periodo.

Tutto quello che riguarda i protagonisti trae ispirazione dal cinema e dalla fantasia, attingendo ai codici di cineasti quali Billy Wilder e Douglas Sirk.”

La trama della pellicola, i cui due protagonisti sono Déborah François e Romain Duris (con la partecipazione di Bérénice Bejo), ha al centro la protagonista eponima, una ventunenne ragazza di provincia emancipata che per sfuggire al destino da casalinga devota decide di partire per la città.

L’obiettivo è quello di divenire la segretaria di Louis Echard, il titolare di un’agenzia di assicurazioni in cerca di personale: il colloquio per assunzione non è dei migliori, anche a causa della goffaggine di Rose, ma l’incredibile abilità da dattilografa della ragazza stupisce il suo ipotetico datore di lavoro, competitivo e ambizioso, che le propone un accordo.

Sponsorizzerà Rose per una serie di gare di velocità dattilografica e nel caso dovesse risultare vincitrice il posto sarà suo. Naturalmente tra i due, dopo gli iniziali contrasti, nascerà qualcosa di più della concordia professionale…

Scritto da Style24.it Unit
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