Tulpa: trailer e trama del film di Zampaglione con la moglie Gerini e Placido

Se siete appassionati o anche semplici osservatori di cinema horror, in particolar modo di quello che si fregia del tricolore, di sicuro non potete non aver sentito parlare di Tulpa, l’ultima fatica di Federico Zampaglione, leader e voce dei Tiromancino che da qualche anno ha debuttato anche nel mondo della celluloide.

Il nostro ha esordito nel 2007 con Nero bifamiliare, commedia dalla humour nero accolta con qualche riserva dalla critica, ha poi persistito con il suo primo horror vero e proprio, Shadow, che molti hanno salutato come simbolo della rinascita del genere e tanti altri hanno bollato come atroce esperimento fallito (la nostra opinione si avvicina molto a quest’ultima descrizione).

 

Zampaglione ha naturalmente deciso di dare retta alla prima fetta di pubblico, e l’anno scorso ha proposto Tulpa a vari festival del settore, un film che sin dalle prime immagini promozionali è stato definito come un folle miscuglio di scene ad alto tasso erotico e omicidi molto fantasiosi e sanguinolenti: insomma, un vero omaggio alla filmografia di Argento, Fulci, Bava e compagnia orrorifica degli anni ‘70.

Ad accompagnarlo in questo nuovo azzardo ritorna la moglie Claudia Gerini, già presente in Nero bifamiliare e protagonista di molte delle sequenze più ardite (ma in giro si dice non sia nulla di troppo scandaloso), e l’entusiasta Michele Placido, in un ruolo centrale nel film.

Tulpa infatti è il nome di un club privato in cui si fa di tutto e di più, gestito da una sorta di guru mistico dalle inquietanti fattezze (il Nuot Arquint che aveva “allietato” Shadow), la cui unica legge è quella del soddisfacimento dei piaceri della carne. Nonché una certa riservatezza alla Fight Club, come sa bene Lisa Boeri, moderna donna d’affari tutta d’un pezzo, manager in carriera e assidua frequentatrice del locale.

La donna inizia a rendersi conto della scia di sangue che sembra legare tutti i partner finora incontrati, puntualmente massacrati nei modi più atroci, e, spinta dalla curiosità (e forse anche da un certo istinto di conservazione), decide di indagare per conto proprio, impossibilitata a rivolgersi alla polizia per paura che la sua doppia vita venga alla luce. 

I pareri pubblicati fino a oggi sono parecchio divergenti, vi avvertiamo: ma una discrepanza di opinioni è da tenere in conto quando si parla di italico orrore…

Scritto da Style24.it Unit
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