The Voice of Italy puntata del 4 aprile:battle e intervista a Noemi

“Da concorrente X Factor mi ha divertita, però sì, vince The Voice” – ha dichiarato Noemi. Ecco come si svolgerà la nuova fase del programma con quattro special coach che affiancheranno il quartetto

Al via stasera, giovedì 4 aprile, la quinta puntata di The voice of Italy che, dopo le Audizioni al buio, si aprirà ad una nuova fase.

Le Battle, scontri sul ring, vedranno i cantanti di una squadra misurarsi sullo stesso brano, cantando un inciso ed un ritornello a turno, cercando di avere la meglio sull’avversario e ottenere così l’accesso alla fase successiva.

 

Al termine di ogni battaglia sarà lo stesso coach a scegliere il concorrente da premiare e portare alla fase Live

Nella fase di preparazione dei cantanti prima dei duelli, i quattro coach sono e saranno affiancati da altrettanti special coach: Raffaella Carrà da Gianni Morandi, Riccardo Cocciante dai Modà, Noemi da Mario Biondi e Piero Pelù da Cristiano Godano dei Marlene Kuntz.

È Noemi, cantante di successo a sua volta figlia del talent, a rilasciare nuove dichiarazioni sul programma, in un’intervista per Vanity Fair che qui ripropongo in parte:

Con i suoi tre colleghi si diverte, eh.

«Sì moltissimo, perché siamo così diversi, quattro angoli di un quadrato. Gioco tanto anche con Riccardo, che è il più timido e riflessivo. Piero invece è completamente pazzo, ma in modo bello».
A parte quel famoso «Noemi, copri la coscia», quali altri consigli le ha dato la Carrà?
«La Raffa basta guardarla, non serve chiedere. Lei è molto umile: quando la vedo lavorare è sempre così precisa, appassionata: percepisce che questo è un modo diverso di fare televisione rispetto a quello al quale è abituata.

È una donna veramente grande, sprigiona un’energia devastante». 
Lei Noemi che cosa offrirà ai suoi concorrenti?

«A parte il mio stacco di coscia? (ride)».

Ma nella sua squadra son tutte donne…

«In realtà non c’erano tantissimi uomini da scegliere: poi in questo momento va di moda un tipo di voce maschile che a me non piace tanto, perché preferisco quelle più robuste con una “bella presenza”. Ai ragazzi offro la mia esperienza personale, il fatto di essere molto a contatto con la musica di oggi, motivo per cui sono venuta qui a Londra per lavorare al mio disco.

In più, il fatto che io stessa abbia partecipato a una trasmissione televisiva mi dà un’empatia con loro molto forte». 
A differenza di X Factor qui i coach litigano poco: sarà sempre così?

«Sì perché è diverso lo spirito della trasmissione, che non è buonista, ma di rispetto, soprattutto verso i ragazzi che vengono a mettersi in gioco. Se non fosse stato così, nessuno di noi giudici avrebbe accettato di partecipare alla trasmissione. Siamo tutte persone molto competenti ma questo non ci dà il diritto di offenderci tra di noi o di trattare male i concorrenti: io in questo non mi identifico».

Quindi meglio The Voice di X Factor?

«Da concorrente X Factor mi ha divertita, però sì, vince The Voice».

Perché va in onda adesso?

«(ride) Ma no, perché c’è un’atmosfera più rilassata che giova alla musica».

Scritto da Style24.it Unit
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