Di come la piccola Carrie riuscì a divenire la grande Carrie Bradshaw
A cosa serve un prequel? È una domanda che in molti si pongono, e fondamentalmente la risposta è una e una sola: a sfruttare il successo del prodotto originale facendo leva sullo zoccolo duro di fan e sulla notorietà conquistata in precedenza.
Ma al di là di queste considerazioni pragmatiche, applicabili anche a qualsiasi seguito, un prequel ha in genere il compito di raccontare i retroscena, il periodo di formazione o un momento poco conosciuto dell’eroe-prima-che-divenisse-l’eroe.
In questo senso uno degli elementi distintivi del film o della serie è proprio l’insieme di rimandi ai futuri eventi già conosciuti dal pubblico, attraverso comparsate significative di personaggi importanti o di introduzioni di oggetti che poi diverranno basilari per la caratterizzazione dei protagonisti.
The Carrie Diaries pare seguire alla lettera questo breve vademecum, in quanto il serial che debutta questa sera su Mya (canale di Mediaset Premium) alle 21.15 altro non è che il racconto della vita di Carrie Bradshaw prima che si trasformasse nella giornalista osservatrice della mondanità di New York che in tanti hanno imparato ad apprezzare e amare.
A sostituire Sarah Jessica Parker, dopo qualche esitazione dovuta a timore reverenziale, c’è la diciannovenne AnnaSophia Robb, invero assai carina, trasformata in un’adolescente in pieno stile anni ’80. Orfana di madre, ha una sorella cleptomane e un padre, devastato dalla perdita della moglie, con cui non riesce a comunicare che le trova uno stage estivo in uno studio legale di Manhattan.
La ragazza, fragile ma più matura rispetto ai suoi coetanei, ha proprio come unico sogno quello di trasferirsi a New York per divenire una scrittrice: qui l’incontro casuale con Larissa, editor della rivista Interview, le offrirà la prima occasione per divenire la protagonista di Sex and the City, amante delle scarpe Manolo e sorseggiatrice indefessa di cosmopolitan.
Molto più leggera, innocente e scanzonata rispetto alla serie originale, The Carrie Diaries ha suscitato reazioni piuttosto contrastanti negli USA. Oggi il pubblico italiano potrà finalmente deciderà se valeva la pena resuscitare un caso clamoroso, per di più senza l’apporto di Samantha, Miranda e Charlotte, le eterne amiche di Carrie.



