La storia dei mocassini: l’ origine e l’evoluzione delle calzature cult

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I mocassini sono un tipo di calzatura bassa non stringata caratterizzata da una mascherina trasversale che copre una linguetta.

Rappresentano ormai da decenni un pilastro inscindibile all’interno del mondo delle scarpe maschile e femminile. Quali sono le sue origini? Come si è evoluto nel tempo?

La storia dei mocassini: le origini

I mocassini, anche chiamati penny loafer, hanno origini molto lontane. Ad inventarli furono gli indiani del Nord America che erano soliti a fasciarsi i piedi con dei pezzi di pelle morbida che si alzava fin sopra ai fianchi.

I Nativi Americani pare che siano alla base di ogni tipo di calzatura persino delle sneakers. Nella loro lingua Algonquan il termine scarpe veniva tradotto proprio con mocassini. Negli anni ’30 del XX secolo una famiglia statunitense di nome Spalding inizia a produrre delle calzature ispirandosi a quelle che indossavano i mungitori norvegesi che presero spunto da quelle dei Lapponi. Erano in cuoio e venivano realizzate con tanti pezzi cuciti insieme.

Nel 1936 la GH Bass lancia sul mercato i Weejun Loafer ovvero i mocassini norvegesi. Il termine Loafer in realtà significa scansafatiche e la linguetta che caratterizza la mascherina della scarpa è stata pensata proprio per questo motivo.

L’evoluzione dei mocassini nel tempo

Il boom di mocassini scoppia negli anni ’40 quando l’icona di tip-tap Fred Astaire li indossa per le sue esibizioni indossando il frac. Nasce così lo stile Ivy League che si diffonde in tutte le scuole.

Vengono soprannominati penny loafer perché gli studenti mettevano un penny all’interno della mascherina a forma di labbra. In Italia questo tipo di calzatura viene lanciata dai Fratelli Rossetti che sostituiscono la linguetta con un morsetto metallico e li hanno chiamati mocassini yacht proprio per via della foderatura in spugna che permetteva di indossarli senza calze. Anche Aldo Gucci fa uscire una collezione dedicata ai mocassini e lo estende all’universo femminile.

Durante gli anni ’60 e ’70 la moda dei loafer è andata un po’ a scemare per via della diffusione di altre correnti rivoluzionarie come l’ Hippie. Infatti sono i più tradizionalisti li indossavano. Negli anni ’80 tornano alla ribalta e vengono resi iconici dai personaggi più famosi del tempo con Don Johnson in Miami Vice, Michael Jackson e Richard Gere in America Gigolò. Si diffondono anche nella nascente scena punk.

La storia dei mocassini: oggi?

Anno dopo anno sembrano essere le scarpe che non passano mai di moda e che rappresentano un must have da possedere nel guardaroba. I mocassini sono un vero e proprio caposaldo dell’abbigliamento sia maschile che femminile. Non hanno stagione in quanto li hanno creati di ogni tipologia e materiale. Sono molto versatili e possono essere indossati in qualsiasi occasione, dalla più casual alla più elegante.

Al posto della classica mascherina con linguetta troviamo catene, morsetti ma anche loghi dei numerosi marchi che li producono. La suola può essere sottile oppure alta, con carro armato oppure liscia ma rigorosamente in gomma. I mocassini platform sono molto in voga. I materiali che vengono più utilizzati sono: camoscio, pelle, cuoio, vernice, suede e velluto. La forma della punta può essere tonda oppure quadrata ed esistono anche modelli aperti sul tallone.

Si gioca molto anche con le calze. Infatti spesso si prediligono i classici loafer da abbinare però a qualche calza o collant stravagante.