Dramma e azione per la montagna di muscoli umana Dwayne Johnson
Impressionante e avventurosa la carriera di Dwayne Johnson, in arte (quella di staccare le teste a morsi) The Rock.
Nato quarantuno anni fa e ancora in possesso di una forma fisica granitica, il nostro proviene da una famiglia di wrestler: padre e nonno appartengono infatti al carrozzone della lotta libera coreografata, e Dwayne può essere considerato a buon diritto come un rappresentante della terza generazione nell’ambiente.
Entrato quindi con grandissimo successo nel circuito WWF (non l’associazione che cerca di salvare gli animali, ma la federazione di wrestling), Dwayne si accorge presto di voler provare anche la carriera dell’attore, non poi così distante da quanto sta già facendo.
Ottiene quindi una piccola parte in La mummia – Il ritorno e da lì la scalata verso la gloria è una questione di gavetta e impegno: prima Il re Scorpione, poi Doom, una serie di commedie per famiglie, e infine la definitiva consacrazione grazie al ruolo da co-protagonista in Fast and Furious 5, prossimamente anche nel capitolo 6, e alla pellicola low budget di Michael Bay Pain & Gain.
Snitch – L’infiltrato è un progetto che viene cucito addosso all’attore, confidando nelle sue capacità recitative, in quanto si tratta di un film che è per metà dramma e metà action.
Dwayne Johnson interpreta infatti il ruolo del manager John Matthews, il cui figlio diciannovenne Jason viene incarcerato dopo che un amico gli ha inviato un pacco pieno di droga.
Nonostante sia incensurato e del tutto esterno allo spaccio di stupefacenti, il pubblico ministero minaccia di affibbiargli dieci anni di carcere. Distrutto, il padre decide di collaborare con la polizia per ridurre la pena dell’incolpevole ragazzo: il suo compito sarà quello di infiltrarsi nel giro degli spacciatori e arrivare fino alla vetta del cartello.
Facile a dirsi ma difficile a farsi, sopratutto quando bisogna nascondere la montagna di muscoli di The Rock sotto giacche da uomo d’affari…



