Ancora adolescenti innamorati sprofondati in un’avventura fantasy dalle sfumature horror
Sorta di mix più “dark” e gotico di Twilight e Harry Potter (prendete questi termini con le pinze, dato che la denominazione ufficiale dovrebbe essere quella di “urban fantasy”), Shadowhunters – titolo originale: The Mortal Instruments – è una saga di romanzi firmati da Cassandra Clare che ha riscosso molto successo negli USA e altrettanto ne sta riscuotendo in Italia.
Le avventure di Clary, Jace e Simon, rispettivamenti cacciatori di demoni i primi due e migliore amico della ragazza il terzo, prendono da Twilight l’elemento della storia d’amore impossibile e da Harry Potter le conseguenze delle azioni dei genitori che si intrecciano con il destino dei figli; il tutto ovviamente ambientato in un mondo in cui magia e quotidianità convivono senza problemi, dato che solo una ristretta cerchia di prescelti è a conoscenza della reale esistenza di creature sovrannaturali come vampiri e lupi mannari.
Come era lecito aspettarsi Shadowhunters è diventato anche un film, che in Italia uscirà nelle sale il 28 agosto a pochi giorni dall’esordio americano. Protagonista della pellicola firmata da Harald Zwart (Karate Kid – La leggenda continua) è Lily Collins, mentre nella parte dell’antagonista principale Valentine troviamo Jonathan Rhys-Meyers, l’Enrico VIII del serial I Tudors.
Il trailer del film e le prime immagini pubblicate lasciano bene intendere il tono generale e il target d’elezione dell’opera: solo degli adolescenti (o l’ideale scaturito dalle ricerche di marketing) potrebbero infatti rimanere affascinati da ragazzini vestiti di pelle nera che vanno in giro a petto nudo impugnando lunghi coltelli e perdendo tempo a farsi gli occhi dolci pronunciando qualche battuta d’occasione.
Il termine di paragone del genere rimane il buon La sedicesima luna: riuscirà Shadowhunters – Città di ossa a battere il rivale?
