Sanremo 2013 ospiti e conduttori: impegno sociale e San Valentino

Difesa dei diritti civili di tutte, ma proprio tutte, le coppie: l’amore a Sanremo diventa universale in una serata dedicata alle donne

E fu così che San Remo incontrò San Valentino nella terza puntata del Festival della Canzone Italiana.

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto hanno infatti inaugurato la serata centrale della manifestazione con una serie di battibecchi, complimenti, frecciatine e dichiarazioni d’amore, il tutto in onore della festività dedicata agli innamorati.

 

Coronamento di questa introduzione un duetto canoro sulle note di Vattene amore, il dono di un enorme bouquet di fiori e poi il bacio a tradimento, in barba al tanto citato Pippo Baudo, che sembrava essere l’unico in grado di far girare la testa a Lucianina.

Il discorso si fa invece improvvisamente molto più serio quando la Littizzetto, dopo un monologo sull’amore e sulla sopportazione femminile di tutti i difetti del maschio italiano, vira decisamente verso la denuncia sociale.

Sanremo, attraverso le sue parole, sceglie di schierarsi apertamente a difesa dei diritti civili di tutti coloro che sono uniti da un legame d’affetto (e quindi di conviventi, coppie di fatto e coppie omosessuali) e fortunatamente il favore del pubblico presente sembra unanime.

È poi la violenza contro le donne al centro del discorso della conduttrice, la quale si appella con rabbia a tutte coloro che hanno subito maltrattamenti domestici invitandole a non accettare più un trattamento bestiale considerandolo espressione d’amore.

L’anno scorso sono state uccise da mariti, fidanzati e amanti 127 donne. È una vergogna“, ricorda Fabio Fazio, e la platea dell’Ariston non può trattenere un fragoroso applauso di incoraggiamento. Nel mezzo l’adesione del Festival all’iniziativa del flash mob globale One Billion Rising, con una coreografia ritmata dal brano Break The Chain, alla quale anche la piccola comica cerca di dare il proprio contributo danzante con qualche divertente difficoltà.

Si riprende con un surreale siparietto in cui Fazio, per accontentare i desideri della sua dolce metà festivaliera, chiede al mitico maestro Beppe Vessicchio qualche filamento della sua maestosa barba. L’uomo, da vero stoico, acconsente e si siede sulla postazione improvvisata da barbiere mentre la Littizzetto procede all’operazione. Il taglio della barba rappresenta un po’ il culmine della serata assieme all’esibizione del cantante Antony Hegarty che, introdotto da un visibilmente commosso Fazio, si produce in una buona (ma non eccellente) riproposizione del suo classico You Are My Sister e pronuncia un discorso in favore dell’eterno femminino quale ideale assoluto cui l’umanità dovrebbe aspirare.

Molto più stanca e farraginosa l’intervista a Roberto Baggio, calciatore leggendario ma evidentemente ben poco a suo agio sul palcoscenico. La celebrazione del personaggio appare un po’ fuori luogo e resta l’impressione che anche la sua lettera per i giovani abbia qualcosa di posticcio e avulso dal contesto. Molta emozione e anche tanto imbarazzo.

Sul finale arriva invece il momento Sanremo Story e il lancinante do di petto di Al Bano, accompagnato dalla ruvida energia del verace cantante, fa battere le mani a tutti i presenti, costretti a cantare i successi del pugliese che sbologna Littizzetto e Chiatti (Laura) con la superiorità di chi ormai è un’icona nazional-popolare.

Forse invitare il pater familias per eccellenza non è stato il modo migliore per chiudere una serata dedicata all’universo femminile graziata anche dal concerto della pianista italiana Eleonora Armellini…

Foto: Getty Images

Scritto da Style24.it Unit
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