Rignano Flaminio, Buona Domenica e la fiducia a Scancarello: così… a priori

Ieri a Buona Domenica, e nel corso del Tg5, è avvenuto un fatto inspiegabile,  con modalità all'acqua di rose.

Gli autori di Buona Domenica hanno espresso solidarieta' a Gianfranco Scancarello, unita alla certezza che "presto potra' essere scagionato da ogni accusa e da ogni dubbio". Gli autori di "Buona Domenica" si stringono intorno al collega, accusato di aver partecipato ai presunti abusi sessuali sui bambini dell'asilo di Rignano Flaminio.

Certezza? Che cavolo vuol dire certezza? 

"In questi giorni – scrivono gli autori in un comunicato – l'opinione pubblica segue con sgomento e indignazione una inchiesta della magistratura incentrata su orribili imputazioni di pedofilia, a seguito di vicende che si sono verificate in un paese, Rignano Flaminio, alla periferia di Roma. Tra gli imputati c'e' anche un nostro collega, Gianfranco Scancarello, che non puo' firmare questa puntata di "Buona domenica": tutti noi, che confezioniamo questo programma e lavoriamo fianco a fianco con lui da mesi, abbiamo accolto con incredulita' le notizie che lo riguardano e siamo certi che presto Scancarello potra' essere scagionato da ogni accusa e da ogni dubbio.

Nel pieno rispetto della magistratura – proseguono gli autori – che deve operare in serenita' per arrivare persuasivamente a certezze e verita', e nel pieno rispetto delle famiglie dei bambini, che hanno il diritto di ottenere giustizia, desideriamo pero' ricordare a chi lo ha dimenticato in questi giorni che i processi non si fanno in televisione ne' nei giornali e che ogni imputato, in un Paese civile, non puo' essere considerato colpevole fino a quando non ci sia una definitiva sentenza. Percio', esprimiamo piena solidarieta' al nostro amico Scanca: ha lavorato con noi, oggi e' come se fosse qui con noi. E siamo fiduciosi che presto, con noi, potra' tornare a lavorare. Firmato da: Roberto Cenci, Stefano Jurgens, Cesare Lanza, Marco Luci, Paola Perego, Marco Salvati, Silvia Zavattini".

La frase più bella, inutili a dirsi, è questa: i processi non si fanno in televisione ne' nei giornali e che ogni imputato, in un Paese civile, non puo' essere considerato colpevole fino a quando non ci sia una definitiva sentenza. Già, proprio loro che i processi televisivi li fanno ogni santo week-end. E poi, scusate tanto, visto che ci sono serie indagini in corso, come si fa ad essere così vicini ad una persona che al momento risulta essere coinvolta in un fatto così abominevole? Essere certi della sua non colpevolezza poi ha dell'assurdo…

Scritto da Style24.it Unit

Lascia un commento

Leggi anche
Contentsads.com