“This is the end / Beautiful friend / This is the end / My only friend, the end”
Si è spento nella notte il grande Ray Manzarek, figura fondamentale del leggendario gruppo dei Doors.
La morte, avvenuta in Germana presso la RoMed Clinic di Rosenheim, è avvenuta causa di un cancro al sistema biliare, malattia contro la quale il musicista combatteva da lungo tempo.
L’annuncio è stato dato sulla pagina ufficiale dell’artista su Facebook, nella quale sono state riportate le parole di cordoglio di Robby Krieger, chitarrista storico della band: “Sono gravemente addolorato per la perdita del mio amico Ray.
Sono davvero onorato di aver potuto suonare le canzoni dei Doors con lui nell’ultimo decennio. Ray è stato una grande parte della mia vita e sentirò sempre la sua mancanza“.
Fu proprio Manzarek a donare il caratteristico suono psichedelico, visionario, mistico e romantico al leggendario gruppo responsabile di capolavori come L.A. Woman, Light My Fire, The End. Grazie al suo distintivo uso dell’organo e all’innovativa scelta di rinunciare al basso sostituendolo con un pianoforte elettrico, e per mezzo della sua preparazione musicale che andava dalle radici del rock (blues, boogie woogie) alla classica spaziando per il jazz, i Doors riuscirono a fondare sperimentazione e immediata comunicatività, in un esito che trovava il suo ricettacolo fisico nelle scatenate e ipnotiche performance dello sciamano Jim Morrison.
I due si conobbero presso l’Università della California di Los Angeles: fu un incontro avvenuto in spiaggia, al termine del quale Jim strappò a Ray la promessa di leggere le sue poesie e di dare uno sguardo alle canzoni da lui scritte. Il tastierista rimase impressionato da quello che vide e si decise così di costituire il gruppo, completato poi dall’arrivo di Krieger e del batterista John Densmore, reclutati entrambi all’interno dello stesso gruppo che seguiva le lezioni di meditazione trascendentale del guru Maharishi.
La storia del gruppo è poi incisa nella leggenda, e fu sempre Manzarek che divenne il guardiano della memoria e dell’eredità dei Doors: dopo la tragica morte di Jim Morrison vennero pubblicati con alterne fortune altri album a nome del gruppo, ma fu sempre la coppia composta da tastiera e chitarra a rimanere il nucleo della band, persino quando dovettero cambiare nome in Riders of the Storm in seguito a una battaglia legale.
E quindi ieri la triste notizia: la fine della notte è arrivata anche per il cuore pulsante di uno dei più grandi complessi della storia del rock.
Foto: Getty Images



