Presidente della Repubblica: tra i candidati Rocco Siffredi e altri

“Antani, blinda la supercazzola prematurata con doppio scappellamento a destra?”

Mettete svariate centinaia di adulti più o meno vaccinati, più o meno smaliziati, più o meno pensanti in un grosso stanzone.

Affidate loro un compito di massima responsabilità, ovvero l’elezione del Presidente della Repubblica italiana, passo fondamentale per consentire la ripresa della vita politica di un Paese disastrato.  

A parte litigi infantili, dispetti, insulti, baruffe, ripicche, e una condizione di stallo perenne, cosa vi aspettereste dalla folla inizialmente accalorata e poi sempre più annoiata da una risoluzione che pare non arrivare mai? Naturalmente la degenerazione in quello che in maniera nobiliare, alla francese, viene definito lo scazzo, il disimpegno più totale all’insegna della gara a chi la spara più grossa (che ci sia dietro un qualche pensiero, un’azione di protesta appare dettaglio poco importante).

Eliminato dunque in prima battuta Franco Marini, rimangono ancora in lizza per la più alta carica dello Stato i papabili Rodotà e Prodi. Ma tra una scheda bianca e un’altra i più goliardici hanno inserito qualche nome che suscitasse frizzi e lazzi. Chi dice infatti che la politica è una cosa seria? (Chi, in effetti, avrebbe questo coraggio, al momento?)

Chissà quante risate avrà provocato la lettura da parte di Laura Boldrini del nome di Rocco Siffredi, celebre attore di film per adulti, di sicuro in grado di mettere d’accordo con argomentazioni marmoree? E come dovrà essere stato soddisfatto di sé il primo a proporre l’elezione di Valeria Marini, la soubrette sarda che con Franco condivide lo stesso cognome!

Qualcuno, memore dei successi (ma evidentemente non delle figuracce) della nazionale di calcio, ha anche tirato fuori il buon Giovanni Trapattoni, da sempre catenacciaro d’eccezione.

Giustamente c’è bisogno di melina in questo momento storico. Come commentare invece la proposta di Sophia Loren? Un omaggio alla perduta bellezza della nazione? Inequivocabile poi lo sberleffo rappresentato da Veronica Lario Presidente della Repubblica, mentre è ributtante vedere campeggiare il nome di Mussolini.

Alla fine potrebbe davvero aver ragione chi ha deciso di candidare il conte Raffaello Mascetti, celebre personaggio impersonato da Ugo Tognazzi in Amici miei: l’inventore della supercazzola, il bisticcio linguistico non senso a uso ridere, potrebbe essere la giusta guida per la politica degenere.

Foto: Getty Images

Scritto da Style24.it Unit
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