Platinette, dichiarazioni anti LGBT: la risposta di Immanuel Casto

Platinette si è dichiarata contro il movimento e la comunità LGBT e il cantante Immanuel Casto la asfalta con un post piaciuto molto sui social.

Solo qualche giorno fa Platinette si è scagliata contro la comunità LGBT e adesso arriva la risposta di Immanuel Casto. L’artista ha voluto dire la sua con un lungo post social. Con molta calma e tranquillità ha spiegato il suo punto di vista. Le sue considerazioni sono piaciute molto ai fans che hanno preferito quanto ha detto il cantante, rispetto alla presa di posizione molto severa della drag queen. Il dibattito rimane comunque aperto e continua a far discutere il popolo del web.

Immanuel Casto contro Platinette

Sono passati pochi giorni da quando, durante un’intervista per il giornale Libero, Platinette ha espresso la sua opinione in merito alla comunità LGBT in generale e ad alcuni temi in particolare. Ha detto la sua su adozioni gay e manifestazioni come il gay pride. Chiaramente le sue parole sono state molto forti e in un certo senso anche controcorrente rispetto alla tendenza attuale. Questo ha portato all’artista grandi critiche da un lato, ma anche grandi consensi dall’altro.

Tra i personaggi che si sono sentiti chiamare in causa c’è stato il cantante Immanuel Casto. Lui ha voluto pubblicare il suo personale pensiero su Facebook e condividerlo con le tantissime persone che lo seguono. “Non stupiscono le parole di Platinette che torna a denigrare le unioni civili e a lamentare la ‘troppa visibilità’ data agli omosessuali“. Esordisce così Casto, facendo riferimento proprio a quella intervista tanto discussa di Maurizio Coruzzi. E prosegue spiegando il suo punto di vista: “C’è un patto implicito tra la televisione generalista e la vecchia guardia omosessuale, di cui Platinette è uno dei simboli. Un patto che garantisce (solo a loro) visibilità e remunerazione, in cambio dell’aderenza al rassicurante stereotipo del fenomeno da baraccone“.

Le parole anti LGBT

Il post su Facebook di Immanuel Casto continua, spiegando cosa intende con fenomeno da baraccone: “Clown da deridere e da far esibire all’occorrenza, per poter dire ‘avete sentito?! Anche lui dice che non esiste la discriminazione. E se lo dice un gay…’. Fa sempre male vedere qualcuno che, confondendo l’attenzione altrui con l’amore, finisce per rinunciare all’amore per se stesso“. Inutile dire che le parole di Casto sono piaciute a tantissime persone. Le reazioni su Facebook sono state tra le più disparate e hanno superato le 8 mila in pochi giorni. I commenti sono centinaia e le condivisioni quasi un migliaio.

Ma quale era la posizione di Platinette in merito all’argomento LGBT che ha fatto scaturire tutto questo movimento? La posizione di Mauro Coruzzi che ha spiegato durante la chiacchierata con il quotidiano Libero è decisamente controcorrente. Si è dichiarato senza paura contro il Gay Pride, ma anche contro le adozioni gay. Ha aggiunto anche di non essere per nulla favorevole alla pratica che si sta diffondendo dell’utero in affitto. La vede come uno sfruttamento estremo della donna. Si tratta di un punto di vista personale e che sicuramente può essere criticato. In tanti lo condividono, ma la bellezza della libertà d’opinione sta proprio nel poter essere concordi o meno con questo pensiero o approvarlo solo in parte.

Scritto da Laura Anna Gritti

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