Perché vestirsi da uomini

Gli abiti femminili sono fatti per sottolineare una parte del corpo di una donna; non solo quelli per giovani o gli abiti da sera.

Le maglie e le camicette con taglio in vita o scollatura sottolineano il seno anche nel vestito a vestaglia che ci ricorda gli anni 60′ e le nostre nonne;

la gonna se corta svela le gambe, le gonne lunghe accompagnano i fianchi ;

i jeans fasciando fondoschiena e e gambe ci espongono pur coprendoci:

I vestiti maschili propongono più un ruolo, un modo di essere: un completo gessato parla di un uomo capace, professionale, con un ruolo decisionale.

Un abbigliamento casual ci propone un uomo in una situazione più rilassata eppure è lo stesso raffinato, competente, a suo agio nella società.

Se una donna sceglie di indossare una camicia e dei pantaloni da uomo, una t-shirt unisex con pantaloni sportivi comunica messaggi che vogliono essere indipendenti dalla sua fisicità ” non puoi guarda re altrove, ci sono io con la mia personalità , le mie capacità , il mio pensiero.

La scelta di rinunciare alla femminilità nell’abbigliamento è un atto estremo per raggiungere la parità di ruolo fra maschi e femmine.

Una donna vestita con abiti maschili , soprattutto quando svolge un lavoro fisico si sente liberata dal peso del proprio corpo , e libera di agire, più autorevole anche ai propri occhi, sente di poter osare di più perché non ha un canone da soddisfare e un feed back dallo specchio che può destabilizzare. Anche i compagni maschi sono maggiormente in sintonia se vengono ridotte le differenze. me cresce lo spirito di squadra.

Scritto da Karen Carboni

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