Pasti sostitutivi, cosa sono: pro e contro dei prodotti dimagranti

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

Tag: dieta
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Fino a poco tempo fa, i pasti sostitutivi sembravano un miraggio.

Ad oggi, invece, sono molto utilizzati. Fatti su misura per una società che va troppo di fretta per poter cucinare un buon pasto, promettono una facile e veloce perdita di peso. E’ tutto oro quello che luccica? E’ davvero così facile dimagrire? I pro e i contro dei prodotti più venduti del momento.

Pasti sostitutivi: cosa sono?

I pasti sostitutivi sono integratori alimentari che sostituiscono uno dei pasti principali della giornata.

Sono un concentrato di sostanze nutritive, come vitamine o minerali e si possono trovare ovunque: nei supermercati, nelle palestre, nei negozi specializzati e perfino online. Possono essere sotto forma di barrette, biscotti alla frutta, snack salati e creme al cucchiaio. Inoltre, ci sono anche prodotti in polvere da assumere con l’acqua o da integrare con il latte per fare un milk-shake. Tutti i pasti sostitutivi vanno sempre associati ad una dieta alimentare corretta.

Li utilizzano molto gli sportivi e coloro che sono costretti a mangiare spesso fuori casa.

Pasti sostitutivi: pro

Tra i pro, non possiamo che partire dall’apporto nutritivo: i pasti sostitutivi forniscono le sostanze necessarie con un basso contenuto calorico. Nonostante ciò, bisogna sempre seguire una dieta ipocalorica anche durante gli altri pasti. In secondo luogo, generano un senso di sazietà maggiore rispetto a quello reso da un pasto solido.

Questo accade perché l’elevata presenza di fibre crea una vera e propria gelatina nello stomaco. Avendo apporti prestabiliti forniscono sempre una buona quantità di sostanze nutritive. In difesa del consumatore, le marche più conosciute, tra le quali Enervit, Pesoforma ed Erbalife, evitano le molecole che causano le più frequenti intolleranze alimentari. Infine, per i lavoratori o per chi va sempre di fretta sono una soluzione per evitare il cibo grasso che troviamo solitamente fuori casa.

Controindicazioni

A lungo andare questi “pasti” provocano un rallentamento del metabolismo. Ciò accade perché l’apporto calorico dei sostitutivi è nettamente inferiore rispetto a quello di un pasto normale. Per questo, quando si riprende un’alimentazione regolare, l’organismo, abituato ad assorbire poche calorie, subisce uno squilibrio. Di conseguenza, assume molti più grassi poiché non è più in grado di digerirne così tanti. La situazione è ancora più particolare per gli individui che soffrono di: patologie tiroidee, diabete, obesità e colesterolo alto.

Questi pasti, inoltre, sono del tutto sconsigliati alle donne in gravidanza. Infine, gli sportivi o le persone con problemi di peso, per riempire il proprio stomaco, spesso assumono più della quantità consigliata giornalmente.

Esempio menu

Il pasto sostitutivo ottiene i suoi effetti se durante gli altri pasti si segue un’alimentazione regolare, senza esagerazioni per recuperare quel pasto “perso”. Se, quindi, si utilizza il sostitutivo a pranzo, a cena si consiglia di mangiare carne bianca, pesce o poca pasta.

Ovviamente, sempre facendo attenzione all’apporto di sale e zucchero. Inoltre, è consigliato mangiare molte verdure crude e fare due spuntini al giorno, mattina e pomeriggio, per non arrivare con fame eccessiva ai pasti principali.