Fingersi omosessuali per convenienza: la realtà si ribalta in una commedia tutta all’italiana…
Il tema dell’omosessualità nella commedia italiana sta lentamente emergendo come un trend, una moda, che molto probabilmente si lega alla sempre maggiore intensità delle rivendicazioni politiche e sociali della comunità LGBT in un Paese che fatica a prendere atto della necessità di garantire un eguale trattamento a tutti i suoi cittadini.
Il ritardo della normativa si accompagna, anzi è riflesso diretto, a un ritardo anche culturale che si manifesta apertamente al cinema in un’incapacità descrittiva del mondo gay che non sia basata su stereotipi, macchiette e facili generalizzazioni (tutti strumenti della commedia, in effetti, che però, nel momento in cui appaiono unici strumenti di analisi, rivelano tutta la pochezza di uno sguardo).
È quindi con curiosità ma anche con apprensione che si accoglie l’uscita nelle sale cinematografiche di Outing – Fidanzati per sbaglio, il film comico di Matteo Vicino che vede protagonisti Andrea Bosca (visto di recente in Gli sfiorati), Nicolas Vaporidis, Massimo Ghini e Giulia Michelini (reduce dal successo di Squadra antimafia).
I due protagonisti, pugliesi di nascita, sono amici di lunga data anche se dal carattere opposto. Federico è un playboy incallito, mentre il sogno di Riccardo è di sfondare nel mondo della moda.
Quando la coppia scopre che la regione Puglia mette in palio un finanziamento per aiutare i giovani imprenditori interessati a style e fashion non ci pensano un attimo: impegnano tutti i loro capitali, indebitandosi, pur di poter presentare il loro progetto.
Presto però i due scopriranno con disappunto che il bando è riservato alle sole coppie omosessuali… dovranno quindi fingersi fidanzati per potere ottenere con l’inganno il tanto agognato avallo economico.
Tra mala politica, corruzione, discriminazione e tentazioni muliebri riusciranno Federico e Riccardo a darla a bere a tutti?



