Museo del Cinema di Torino: Martin Scorsese, inaugurata ieri la mostra che celebra il regista

Maestro della settima arte capace di mettere in scena il complesso universo dell’uomo moderno nelle sue molteplici sfaccettature, il regista Martin Scorsese, nonostante la sua ispirazione sia venuta leggermente meno negli ultimi anni, ha regalato al mondo del cinema capolavori senza tempo come Casinò, L’ultima tentazione di Cristo, Gangs of New York, Quei bravi ragazzi, Toro scatenato, L’età dell’innocenza, Fuori orario, Taxi Driver e molti altri ancora, costruendo una filmografia impressionante per ampiezza di visione e risultati di pura eccellenza.

 

All’impegno puramente artistico il cineasta italo-americano ha affiancato nel tempo una lodevole missione culturale: infatti grazie alla sua Film Foundation più di 500 pellicole – divise tra cortometraggi, lunghi, documentari e film d’avanguardia – sono state salvate dall’inevitabile logorio del tempo, restaurate e rese nuovamente disponibili per tutti coloro che amano come il maestro l’arte delle immagini che prendono vita.

Stupisce allora che, fino a poco tempo fa, la sua opera non fosse stata omaggiata attraverso un’esposizione museale.

All’inizio di questo anno la Kinemathek di Berlino ha quindi riparato a questa mancanza allestendo la prima mostra dedicata al grande artista. Proprio ieri, invece, il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha inaugurato il doveroso passaggio della mostra temporanea tedesca in terra italiana.

Composta da una notevole mole di materiale proveniente direttamente dall’archivio di Scorsese (storyboard, bozzetti, manifesti, frammenti di sceneggiatura, lettere private, fotografie dal set e private, partiture musicali, oggetti di scena), originariamente curata da Kristina Jaspers e Nils Warnecke, e quindi riallestita a Torino da Nicoletta Pacini e Tamara Sillo, l’esposizione sarà visitabile dal pubblico a partire dal 13 giugno fino al 15 settembre.

Nel cuore del museo, la grande Aula del Tempio dove campeggia la colossale statua di Cabiria, fanno splendida mostra di sé i costumi originali di Gangs of New York e L’età dell’innocenza (entrambi film che hanno vinto il relativo Oscar, grazie al talento di Gabriella Pescucci e Sandy Powell, quest’ultima presente all’inaugurazione per un saluto alla stampa).

Si ammira anche la mise pugilistica di Robert De Niro in Toro scatenato, mentre un pannello luminoso illustra la collocazione newyorchese degli innumerevoli set del maestro.

La città della Grande Mela, in effetti, occupa un posto importante nella poetica del regista e ad essa è riservata una delle sezioni del percorso espositivo che si delinea lungo la rampa elicoidale che percorre buona parte della Mole Antonelliana.

Apprezzata novità tecnologica è la guida multimediale su iPad disponibile all’ingresso, in grado non solo di favorire una maggiore comprensione, ma anche di far ascoltare al visitatore dalla viva voce di Scorsese una descrizione accurata e accorata di 20 tra le opere presenti.

A illuminare l’entusiasmante mostra, che lascerà di sicuro soddisfatti tutti i cinefili ma anche i semplici curiosi, è stata Osram, azienda leader mondiale nel campo dell’illuministica e partner dell’operazione, tra le altre cose vincitrice di ben due premi Oscar per le conquiste tecnologiche raggiunte. Suggestive e funzionali allo stesso tempo sono le proiezioni dei titoli dei diversi settori del sentiero museale, rese possibili dall’impiego del versatile proiettore Kreios G1, in grado di calamitare l’attenzione su qualsiasi tipo di testo o simbolo in un ambiente chiuso.

     

Scritto da Style24.it Unit
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