Moreno Donadoni Amici 2013: intervista, live agli Mtv Awards

Il trionfatore di Amici si prepara a intraprendere una carriera promettente

Moreno Donadoni alla tenera età di 24 anni si trova già sulla vetta.

Certo, si parla di un apice raggiunto nell’alveo della provinciale Italietta, un Paese nel quale la presenza di un rapper in un talent show canoro rappresenta una “novità” da spingere (o almeno così affermano le voci malevole), ma è pur sempre un’eccellenza di tutto rispetto, la sua.

Dopo aver partecipato alla prima edizione di Mtv Spit, programma dedicato alle nuove leve dell’hip-hop, e sopratutto dopo aver vinto la dodicesima edizione di Amici, il giovane genovese con il suo esordio Stecca si è ritrovato per un istante in cima alla classifica degli album più venduti, mentre al momento occupa la seconda posizione, subito dopo i celebratissimi Daft Punk e subito prima dei ben più rodati Thirty Seconds to Mars.

Un successo del genere farebbe perdere la testa a chiunque, ma Moreno non sembra volersi adagiare sugli allori, visto anche il difficile percorso che l’ha portato dov’è. Per sei anni è stato infatti parrucchiere, mai con troppo entusiasmo, almeno fino a quando non ha mollato tutto per dedicarsi interamente alla musica, entrando in contrasto coi genitori che lo avrebbero voluto più pragmatico.

Adesso sono i suoi a essersi ricreduti, e ne hanno davvero fondato motivo: “Sono riuscito a conquistare mamma, l’altro giorno mi ha chiesto scusa“.

Il suo è uno stile molto leggero, ottimista, un rap “morbido” da bravo ragazzo: “Per essere schietto non bisogna per forza dire una parolaccia. Ce ne sono solo due in tutto il cd Stecca. E la negatività deve esser utilizzata solo quando serve davvero. Altrimenti è stucchevole. Il mio è un approccio un pochino più ottimista. Un giorno farò un pezzo più arrabbiato ma, quando mi accadrà qualcosa, sarà contestualizzato“.

Frutto forse di un’ingenuità che lo porta a sopravvalutare le difficoltà incontrate durante il periodo trascorso nell’accademia di Maria De Filippi: “Provate voi a vestirvi come l’omino bianco per tre mesi, a restare chiusi in una scuola senza contatti con l’esterno, senza social e telefonino, a studiare le proposte che mi venivano fatte e intanto a lavorare all’album come ho fatto io, poi ne riparliamo.

È stata dura”. C’è di peggio, chiunque lo può confermare…

Dopo i Wind Music Awards lo rivedremo nuovamente dal vivo il 15 giugno a Firenze, in occasione degli Mtv Awards, ovvero la prima edizione tutta italiana dei premi della celebre emittente. La domanda è lecita: nel frattempo riuscirà a rimanere nella top ten delle vendite?

Scritto da Style24.it Unit
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