Chi era Matilde Serao: tutto sulla scrittrice italiana

Con una lunga serie di novelle, saggi e romanzi e la partecipazione ad alcuni dei giornali più noti del paese è una delle penne più note del tempo.

Candidata per ben sei volte al Premio Nobel per la Letteratura non riuscirà mai ad ottenerlo. Matilde Serao viene comunque ricordata per il suo fondamentale contributo al giornalismo italiano a cavallo tra XIX e XX secolo.

Chi era Matilde Serao

Matilde Serao (Patrasso, 7 marzo 1856 – Napoli, 25 luglio 1927) è stata una giornalista e scrittrice italiana. Cresce con il padre Francesco, avvocato e giornalista, e la madre Paolina, nobile greca della discendenza Trebisonda. Vive un’infanzia spensierata e serena nonostante i trasferimenti imposti dal padre, che lo portano poi a stabilirsi a Napoli dove viene assunto dal giornale “Il Pungolo”.

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Crescere conoscendo perfettamente l’ambiente le permette di avvicinarsi presto al mondo del giornalismo. Prima di inserirsi lavorativamente in quel settore lavora come ausiliare ai Telegrafi di Stato per poi inserirsi nel Giornale di Napoli dove svolge un periodo di gavetta. Presto si riconosce la sua dote per la scrittura e così dai bozzetti passa alle novelle.

Il lavoro come scrittrice e il matrimonio

Per svoltare la carriera si trasferisce a Roma dove collabora con una rivista scrivendo di cronaca rosa ma anche critica letteraria. Nel frattempo scrive “Fantasia” che le conferisce grande notorietà attirando anche commenti non proprio positivi, come quello di Edoardo Scarfoglio.

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Dopo una serie di incomprensioni i due hanno modo di conoscersi nella redazione della rivista Capitan Fracassa e tra i due nasce una relazione d’amore che finisce sulla bocca di tutti, compreso Gabriele D’Annunzio che scrive del loro matrimonio sul quotidiano “La Tribuna”.

Il successo come giornalista e gli ultimi anni

La storia d’amore tra i due si trasforma anche in collaborazione lavorativa. Scarfoglio fonda infatti insieme alla Serao Il Corriere di Roma dove lei scrive attivamente insieme ad altre penne importanti. Il progetto non riesce ad ottenere il successo sperato, così lei continua la sua produzione in autonomia venendo ricordata per alcuni progetti importanti come la fondazione del “Giornale delle Donne”.

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Per risolvere la difficile situazione economica derivata dalla fondazione del Corriere di Roma interviene Matteo Schilizzi che propone alla coppia di trasferirsi al Corriere di Napoli, nato dalla fondazione di quello di Roma e il Corriere del Mattino. I due iniziano a scrivere inserendo nel progetto anche Giosuè Carducci e Gabriele D’Annunzio.

Non si fanno abbattere da una prima sconfitta così decidono di riprovare fondando un nuovo giornale: Il Mattino. La sua partecipazione al progetto si interrompe dopo una serie di difficoltà personali con il marito che la portano anche alla separazione con quest ultimo. Incontra Giuseppe Natale, un giornalista che l’aiuta ad ottenere un riscatto personale con la fondazione de Il Giorno, concorrente diretto de Il Mattino.

Scritto da Alessandra Coman

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