Massaggio drenante gambe: come fare?

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Il massaggio drenante, detto anche linfodrenaggio, è costituito da una serie di movimenti lenti e modulati che agiscono sul sistema linfatico e circolatorio.

Serve a riattivare la circolazione della linfa ed evitare che le impurità si accumulino. Questo tipo di massaggio viene solitamente utilizzato per risolvere problemi legati alla cellulite, ma dona beneficio anche coloro che soffrono di problemi circolatori.

Massaggio drenante: due tipi

Esistono due tipi di massaggio drenante: quello che segue il metodo Vodder e quello che si basa sul metodo Leduc. La differenza principale sta nel tipo di movimenti che il massaggiatore esegue.

Il metodo Vodder si basa su quattro manipolazioni:

  • Cerchi fermi, ottenuti con un movimento di pressione circolare delle dita sulla pelle. Usato in particolar modo per viso, collo e linfonodi.
  • Tocco a pompa, che utilizza solo il palmo della mano. Impiegato per le parti curve di braccia, gambe e fianchi.
  • Movimenti erogatori e tocchi rotatori, adoperati per ventre, petto e schiena. Si realizzano con tutta la mano, il polso ruota dall’esterno verso l’interno mentre il pollice segue il flusso linfatico.

Il metodo Leduc, invece, si basa su due manipolazioni:

  • Manovra di richiamo: manipolazioni da effettuare a valle della zona interessata, per favorire il drenaggio dei liquidi stagnati.
  • Manovra di riassorbimento: opera sulle zone di ritenzione, manipolando il tessuto per facilitare il riassorbimento dei liquidi a livello dei vasi linfatici superficiali.

Massaggio drenante gambe: come fare

L’automassaggio drenante va fatto su pelle pulita e preferibilmente dopo un bel bagno tiepido. Dopo aver assunto una posizione comoda e con le gambe leggermente alzate, potete procedere al massaggio.

I movimenti da eseguire devono essere lenti e fluidi, sempre dal basso verso l’alto. Partite quindi dalla caviglia sino ad arrivare all’inguine, compiendo dei piccoli centri concentrici con le mani piatte. Massaggiate le caviglie con cura, disegnando una “u” con i polpastrelli delle mani. Mettete ambedue le mani sulla caviglia e salite fino al polpaccio, stringendo.

Sul polpaccio, fate pressione con i pollici delle mani per almeno 3 volte. Proseguite allo stesso modo fino alla coscia e ripetetelo almeno 3 volte.

Concludente il massaggio con movimenti più dolci e passate all’altra gamba. Non dimenticatevi di aiutarvi con un olio, ad esempio quello di mandorle dolci, o una crema specifica per rendere il massaggio più facile e scorrevole.